(ANSA) – MILANO, 23 DIC – La recente risalita dei Bitcoin è
una notizia che fa felici anche gli hacker. La regina delle
criptovalute sarà tra le protagoniste nel traffico economico del
cybercrimine nel 2021. Al suo fianco, altri metodi di scambio di
denaro digitale, con la crescita di quelli che promettono ancora
maggior privacy. Le estorsioni ai danni degli utenti punteranno
proprio a questo: ricatti e pagamenti ancora tramite Bitcoin ma
con il consolidamento di piattaforme, come Monero, che
consentono una maggiore tutela dell’anonimato, con conseguente
difficoltà nel rintracciare il passaggio tra i portafogli.
Kaspersky ha individuato i principali trend che dovrà affrontare
il panorama finanziario nel prossimo anno. “Il 2020 è stato
profondamente diverso da tutti gli altri, eppure, molti trend
che ci aspettavamo si sono verificati, indipendentemente da
quanto sia cambiato il nostro modo di vivere. Questi includono
nuove strategie nel crimine informatico finanziario: dalla
rivendita dei dati di accesso bancari al prendere di mira le
applicazioni di investimento” afferma Giampaolo Dedola, Security
Researcher (GReAT) del Kaspersky Lab. Il furto stesso di Bitcoin
diventerà ancora più presente quando molte nazioni rischieranno
la povertà a causa della pandemia. Con il crollo delle economie
e il calo delle valute locali, un numero maggiore di persone
potrebbe interessarsi al mondo della criminalità informatica,
con un conseguente aumento dei casi. Grazie al successo delle
loro operazioni, i responsabili degli attacchi ransomware
alzeranno le somme di denaro richieste alle vittime, con la
promessa di non pubblicare le informazioni rubate. “Alcuni
gruppi ransomware sono riusciti ad accumulare risorse
finanziarie importanti nell’ultimo periodo, anche grazie ad una
serie di attacchi andati a buon fine. Questi gruppi inizieranno
a sfruttare vulnerabilità che non sono state ancora rilevate
dagli sviluppatori per incrementare l’efficacia e la portata
delle loro attività. È importante riuscire a prevedere le
minacce future, in quanto ci consente di difenderci meglio.
Siamo certi che le nostre previsioni aiuteranno molti
professionisti della cybersecurity a lavorare alla loro
strategie di threat modeling” chiude Dedola. (ANSA).
Fonte Ansa.it