(ANSA) – TORINO, 13 NOV – La Corte di Cassazione ha
annullato, con rinvio al tribunale del Riesame, l’ordinanza di
custodia cautelare per il patron di Blutec, Roberto Ginatta,
l’imprenditore torinese di 74 anni arrestato lo scorso giugno su
richiesta della procura di Torino per una presunta malversazione
di 16 milioni di euro. Per l’accusa si era intascato i
finanziamenti che Invitalia aveva concesso alla società per
rilanciare l’impianto automobilistico di Termini Imerese.
Toccherà ora a un nuovo tribunale del Riesame rivalutare la
richiesta degli avvocati di Ginatta. Le motivazioni della
Cassazione si dovrebbero conoscere tra una decina di giorni.
“Siamo sollevati come difensori del dottore Roberto Ginatta
dal fatto che la Corte di Cassazione abbia annullato con rinvio
alla Corte territoriale di Torino la misura cautelare di
restrizione della libertà del nostro assistito che si trova in
carcere, a 74 anni, da giugno scorso nonostante le richieste
concorrenti di accusa e difesa per una mitigazione o revoca
della misura”, dichiara l’avvocato Michele Briamonte, dello
studio Grande Stevens, che assiste Ginatta. “Ci rincuora la
pronuncia della Suprema Corte di diritto anche perché farà
cessare la condizione di minorata difesa in cui si trova il
dottor Ginatta mentre le sue aziende sono in amministrazione
giudiziale; ci sono infatti molti fronti in cui la sua
esperienza, conoscenza e capacità ci auguriamo consenta di
evitare la distruzione e lo smembramento del suo Gruppo
costruito in generazioni di lavoro”. (ANSA).
Fonte Ansa.it