Boccia, denunce si fanno non si minacciano, o è estorsione

“Genny non mi ha ancora chiesto scusa
e continua a minacciare una denuncia. Le denunce non si
minacciano, si fanno, e queste continue minacce hanno il sapore
di un’estorsione”. Lo scrive su Instagram Maria Rosaria Boccia
su Instagram in un post in cui pone un interrogativo: “una
persona che si è dimessa da Ministro e che ha detto tante bugie
può tornare a lavorare nel servizio pubblico televisivo? Può chi
manipola la verità lavorare per la tv di Stato, per di più in
ruoli di comando?”. L’imprenditrice poi aggiunge un post
scriptum: “Hai fame di verità o di soldi?”.
    Ancora, in una storia di Instagram ironizza sul curriculum
della consigliera cda del Maxxi, Raffaella Docimo, che dovrà
traghettare la fondazione in attesa della nomina del prossimo
presidente, al posto di Alessandro Giuli nominato ministro della
Cultura. “Anche questo curriculum mi sembra idoneo alla
carica…” scrive l’imprenditrice campana riferendosi a Dagospia
che in un articolo intitolato Maxxi Amari, scrive: ‘Il senso
della destra per la cultura: un odontoiatra al Maxxi’ in cui
riporta che Docimo “è stata candidata con Fdi alle ultime
europee, su chiamata di Arianna Meloni” e in cui si afferma che
sarebbe stata “proprio lei” a far incontrare il ministro e
Boccia “in un suo evento elettorale a Napoli, nel maggio 2023”.
    L’imprenditrice di Pompei rilancia anche un articolo sulle
nomine di Sangiuliano al Mic e in particolare per la Commissione “selettivi” che dovrà decidere i film da finanziare con fondi
pubblici.
   

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Fonte Ansa.it

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