Borse asiatiche in ordine sparso e
a ranghi ridotti dopo la frenata segnata dall’economia cinese in
termini di Pil, vendite e produzione e in concomitanza con la
chiusura festiva di Tokyo. Taiwan cede lo 0,16%, Seul guadagna
lo 0,14% e Sidney lo 0,73%. Ancora aperte Hong Kong (-1,47%,
Shanghai (+0,05%), Mumbai (+0,33%) e Singapore (+0,02%).
Negativi i future sull’Europa, positivi invece quelli Usa
all’indomani dell’attentato all’ex-presidente Usa Donald Trump
nel corso di un comizio elettorale in Pennsylvania. Gli
investitori scommettono infatti su una sua vittoria elettorale
il prossimo 5 novembre con il dollaro che risale sfiorando gli
0,92 euro e superando quota 0,77 sterline. Scende a 131,6 punti
il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il
rendimento annuo italiano in rialzo di 2,1 punti al 3,81% e
quello tedesco di 0,8 punti al 2,5%. Poco mosso il greggio (Wti
(-0,04% a 82,18 dollari al barile), in rialzo il gas (+0,57% a
31,9 euro al MWh) e positivo l’oro +0,13% a 2.403,33 dollari
l’oncia).
Sulla piazza di Shanghai in rialzo Bank of China (+1,12%),
mentre cedono gli automobilistici Seres (-7,13%), Guangzhou
(-2,45%) e DongFeng (-1,74%). Sulla piazza di Taiwan deboli i
produttori di semiconduttori Davicom (-5,34%) e Powechip
(-2,65%).
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