Ampliano il calo le principali
borse europee con il procedere della seduta, mentre i future Usa
si confermano negativi. Pesano i timori sull’economia cinese,
con il settore immobiliare in difficoltà dopo l’istanza di
fallimento presentata a New York da Evergrande. C’è attesa per
il summit della Fed di Jackson Hole tra il 24 e il 26 agosto,
mentre da Eurostat è giunta la conferma che l’inflazione
dell’Eurozona si è fermata al 5,3% in luglio.
Parigi e Milano cedono lo 0,9%, Londra lo 0,85%, Francoforte
lo 0,8%,e Madrid lo 0,55%. Scende a 169,5 punti il differenziale
tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo
italiano in calo di 10,9 punti al 4,29% e quello tedesco di 10
punti al 2,6%. Gira in calo il greggio (Wti -0,41% a 80,06
dollari al barile) insieme al gas naturale (-0,07% 36,8 euro al
MWh), con l’oro che cede lo 0,3% s 1.892,31 dollari l’oncia.
Stabile il dollaro a 0,92 euro, mentre si indebolisce la
sterlina a 1,27 dollari e il rublo scende a 93,36 sul dollaro e
101,48 sull’euro.
Le vendite colpiscono il lusso, particolarmente esposto sul
mercato cinese. Richemont cede il 2,37%, Kering l’1,53% ed Lvmh
l’1,3%. Riduce il calo invece Moncler (-0,35%) a differenza di
Cucinelli (-1,97%). Deboli gli automobilistici Volvo (-1,44%),
Mercedes (-1,4%), Stellantis e Renault (-1,25% entrambe). Deboli
i bancari Mps (-3,17%), Fineco (-1,9%), Bnp (-1,55%), Banco Bpm
(-1,26%), Bper (-1,13%), Unicredit (-1,12%) e Intesa (-1,1%).
In rialzo i produttori di semiconduttori Be (+1,84%), Asml
(+1,2%) e Asm (+1,15%), deboli invece i petroliferi Bp (-1,07%), Shell (-0,69%), TotalEnergies (-0,55%) ed Eni (-0,24%).
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Fonte Ansa.it