Borse europee in ordine sparso nel
finale di seduta con i listini Usa positivi. Accelerano Milano
(+0,9%) e Parigi (+0,55%), ancora in calo Madrid (-0,32%) e
Londra (-0,27%), invariata Francoforte.
Gli occhi sono puntati sulla Bce, che mercoledì lascerà
invariati i tassi e sul Pil Usa, previsto in rialzo tra il 2 e
il 3,6% l’indomani. In primo piano la guerra tra Israele e Hamas
e quella tra Russia e Ucraina in corso ormai da 20 mesi. Cala la
tensione sui titoli di Stato, schizzati in giornata: il
differenziale tra Btp e Bund tedeschi scende a 197,9 punti, con
il rendimento italiano in calo di 6,5 punti al 4,85% e quello
tedesco di 1,1 punti al 2,87%.
Salgono l’euro a 1,06 dollari, la sterlina a 1,22 biglietti
verdi e il rublo a 94,54 sul dollaro e 100,5 sull’euro.
Invariato l’oro a 1.977,32 dollari l’oncia, cede il greggio
(Wti -0,97% a 87,25 dollari al barile) e rimbalza il gas
naturale (+0,37% a 51,3 euro al MWh).
Deboli i petroliferi Bp (-2,7%), Repsol (-1,45%),
TotalEnergies (-0,32%), Shell (-0,16%) ed Eni (-0,06%).
Contrastati gli automobilistici Stellantis (+1,85%) e Ferrari
(+0,4%) da un lato e Volkswagen (-1,8%) e Mercedes (-0,98%) dall’altro, in vista dell’imminente trimestrale, già diffusa
invece da Renault (-1,62%) lo scorso 19 ottobre. Pesa Pirelli
(-3,77%), tagliata a ‘neutral’ da Intermonte.
In campo bancario sprint di Bper (+4,37%) e Unicredit
(+2,28%), che ha sottoscritto un accordo con Alpha Bank
(invariata ad Atene). Acquisti su Banco Bpm (+1,15%), Mediobanca
(+1,13%), Intesa (+1%) e Credit Agricole (+0,903%). Scivola Nexi
(-2,78%) penalizzata dal taglio della raccomandazione a ‘hold’
(tenere in portafoglio) da parte di Deutsche Bank, mentre Tim
(-2,45%) si prepara a riunire il Cda sull’offerta di Kkr.
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Fonte Ansa.it