Buona intonazione per le Borse
asiatiche, che rimbalzano in scia a Wall Street e alle scommesse
sulla fine del ciclo rialzista della Fed. Tokyo sale del 2,4%,
Hong Kong dell’1,1%, Sydney dell’1% mentre restano indietro Seul
(-0,2%), Shanghai (-0,6%) e Shenzhen (-0,3%), penalizzate dal
rischio che lo sviluppatore immobiliare cinese County Garden
possa finire in default.
Avanzano decisi anche i future sull’Europa, con l’Euro Stoxx
50 in progresso di quasi un punto percentuale e il Dax dello
0,8% mentre sono poco mossi quelli su Wall Street, con i mercati
che cercano di superare lo shock per gli scontri tra Hamas e
Israele, nella speranza che il conflitto non degeneri
ulteriormente allargandosi ad altri Paesi.
Il vice presidente della Fed Philip Jefferson ha detto che la
banca centrale americana potrebbe “procedere con cautela” sui
tassi, alla luce dei recenti rialzi dei rendimenti dei Treasury,
i titoli di stato americani, mentre per la presidente della Fed
di Dallas, Lorie Logan, la loro corsa potrebbe ridurre la
necessità di un’ulteriore stretta. I decennali statunitensi
cedono 15 punti base, con il rendimento che scende al 4,64%,
nella loro miglior seduta da marzo.
Intanto sul mercato energetico, scosso dalle tensioni
mediorientali, frena il petrolio, che cede lo 0,6%, con il Wti a
85,82 dollari al barile, mentre continua la corsa il gas
europeo, con i future Ttf che salgono a 44,5 euro al megawattora
(+1,2%).
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Fonte Ansa.it