Borsa: l’Europa cauta, focus sul Medioriente. Milano +0,3%

Borse europee poco mosse a metà
seduta, con gli indici in marginale rialzo dopo una mattinata
all’insegna dell’incertezza. Gli investitori continuano a
guardare con preoccupazione alla situazione in Medioriente, sui
timori di un’escalation su base regionale del conflitto tra
Israele ed Hamas, mentre dalle banche centrali continuano ad
arrivare segnali concilianti dopo il deterioramento del quadro
geopolitico e l’impennata registrata dai rendimenti dei bond
nelle ultime settimane.
    Milano avanza dello 0,3%, Londra dello 0,4%, Parigi dello
0,1% mentre Francoforte è invariata. Fermo a 202 punti base lo
spread Btp-Bund dopo che il governo italiano ha approvato la
manovra mentre il rendimento dei titoli di Stato sale di 4 punti
base, al 4,806%, in linea con la debolezza del comparto
obbligazionario europeo.
    L’avversione al rischio spinge gli investitori verso l’oro
(+1,6% a 1.917 dollari) mentre il petrolio, invariato, difende i
forti rialzi della scorsa settimana. Resta sopra i 50 euro al
megawattora, pur perdendo il 5% a 51,26 euro, il gas in Europa.
    A Piazza Affari affonda Tim (-6,3%) con le incertezze che
circondano il processo di vendita della rete, definito anche dal
ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti un’operazione “complessa”, e dopo che Kkr non ha incluso nella sua offerta
vincolante Sparkle. Male i titoli dell’automotive con Stellantis
(-1,5%), Cnh (-1%) e Iveco (-1%). Bene invece le banche con
Banco Bpm (+2,6%), Bper (+2,3%) e Unicredit (+2,2%). Accelera
Mps (+1,2%) dopo che Giorgetti ha detto sì alla privatizzazione
entro il 2024. Acquisti su Erg (+2%), Leonardo (+1,9%) e Pirelli
(+1,7%)
   

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Fonte Ansa.it

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