Le Borse europee, a metà seduta, si
muovono all’insegna della debolezza con i listini che non hanno
preso spunto dalle Piazze asiatiche con Tokyo sui massimi dal
1990. Anche i future su Wall Street sono in rosso.
Il mercato si muove cauto e guarda in particolare
all’inflazione Usa (giovedì) e a quella cinese (venerdì) mentre,
da parte di Pechino, si colgono segnali
di un possibile allentamento monetario. Sempre monitorate quindi
anche le banche centrali, con la Fed attesa ad un taglio dei
tassi nella prima parte dell’anno. L’indice d’area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, cede mezzo
punto con le vendite su tech, finanziari e immobiliare. A Milano
(Ftse Mib -0,58% a 30.394 punti) flettono le banche con Banco
Bpm che perde il 4,96%, Bper il 4,33%, Mps il 3,85% mentre lo
spread tra Btp e Bund lima a 167 punti e il rendimento del
decennale italiano è al 3,86%. Sempre tonica Pirelli (+3,21%)
con Marco Tronchetti Provera che ha rafforzato la presa. Sotto
pressione, invece, StM (-2,1%) che come tutto il settore, paga il sesto trimestre consecutivo di calo dell’utile operativo di
Samsung Electronics. L’ennesimo calo della produzione
industriale in
Germania (-0,7% a novembre) non aiuta Francoforte (-0,45%).
Parigi cede lo 0,43% mentre Londra continua a navigare sulla
parità (-0,07%) .
Sul fronte delle commodity allunga il petrolio con il wti che
sale a 72,4 dollari (+2,35%) il brent a che si avvicina a 78
dollari (+2,3%). Il gas risale a 31,5 euro al megawattora e
lima il calo ad un marginale -0,4%.
Quanto ai cambi, l’euro è sempre debole sul dollaro con cui
scambia a 1,0939.
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Fonte Ansa.it