Le Borse europee si muovono
all’insegna della volatilità, in attesa dei dati sul mercato del
lavoro americano. Sotto i riflettori ci sono le condizioni della
crescita economica statunitense e le prossime mosse della banche
centrali sulla politica monetaria. Ad alimentare il nervosismo
dei mercati ci sono poi le tensioni geopolitiche, in particolare
in Medio Oriente. Sul fronte valutario l’euro passa di mano a
1,0926 sul dollaro.
L’indice d’area stoxx 600 registra un calo dello 0,9%, in
vista dell’avvio di Wall Street dove i future sono in calo. Nel
Vecchio continente sono in flessione Milano, Londra e Parigi
(-1,1%), Francoforte e Madrid (-0,8%). Sui listini pesa la
corrente di vendite del comparto tecnologico (-2,2%), con i
timori degli analisti per gli investimenti nei semiconduttori e
nell’intelligenza artificiale. Seduta negativa anche per il
lusso (-1,5%), con il rallentamento della Cina. Restano in
flessione le banche (-1%).
Sul fronte obbligazionario i rendimenti dei titoli di Stato
sono in lieve calo. Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 144
punti, con il tasso del decennale italiano al 3,67% e quello
tedesco al 2,22%.
A Piazza Affari scivolano Fineco e Ferrari (-2,7%). In calo
anche Moncler (-2,6%) e Cucinelli (-2,1%). Male Stm (-2,5%) e
Amplifon (-2,4%). Tra gli istituti di credito Banco Bpm cede
l’1,8%, Mps e Intesa (-1%), Unicredit e Bper (-0,9%). In
controtendenza rispetto al listino Nexi (+0,5%), A2a (+0,3%) e
Enel (+0,2%). Tra i titoli a minor capitalizzazione è pesante De
Nora (-8,9%), con gli analisti che vedono ritardi per lo
sviluppo dell’idrogeno.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte Ansa.it