Le Borse europee restano fiacche
dopo l’avvio di Wall Street e con il Pil americano cresciuto nel
quarto trimestre del 3,2%, poco sotto la precedente stima.
L’attenzione degli investitori si concentra ora
sull’inflazione negli Usa in arrivo domani. Tutti elementi che
saranno utili per la decisione della Fed circa l’allentamento
della politica monetaria. Sul fronte valutario l’euro scende a
1,0825 sul dollaro.
L’indice stoxx 600 cede lo 0,3%. In flessione Londra (-0,7%),
Parigi (-0,1%), Madrid (-0,4%) e Milano (-0,2%), mentre è
positiva Francoforte (+0,1%). I listini sono appesantiti dal
comparto immobiliare (-2,7%), dopo le notizie che arrivano dalla
Cina, e dal settore tecnologico (-1,3%). In calo le utility
(-0,8%), con il prezzo del gas in rialzo. Ad Amsterdam le
quotazioni salgono del 5,8% a 25,8 euro al megawattora.
Scendono le Tlc (-0,4%), mentre si guarda al risiko del
settore nel giorno dell’accordo preliminare con il quale
Swisscom (-1,6%) è pronta a comprare Vodafone Italia per 8
miliardi di
euro. Fiacca l’energia (-0,2%) mentre il prezzo del petrolio
sale. Il Wti guadagna lo 0,4% a 79,2 dollari al barile. Il Brent
guadagna lo 0,4% a 84 dollari. Positive le banche (+0,7%), in un
contesto di tassi ancora alti che consentono maggiori ricavi, e
le assicurazioni (+0,6%).
Calmi i titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund è stabile a
144 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,906 per
cento.
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