Riducono il calo i principali
listini di borsa europei a metà seduta all’indomani del voto
nell’Ue. Più che per il risultato complessivo preoccupa quello
dei singoli paesi, dove, salvo che in Italia, sono state
premiate le opposizioni. In particolare soffre Parigi (-1,51%),
che riduce il calo segnato in apertura dopo l’annuncio del voto
anticipato del presidente della repubblica Emmanuel Macron. In
ribasso anche Madrid (-0,64%), Francoforte (-0,54%) e Milano
(-0,5%), più cauta invece e Londra (-0,25%), che per la prima
volta dalla Brexit non ha partecipato al voto.
Negativi i future Usa sia per il voto Ue sia per l’attesa
della decisione della Fed sui tassi, previsti invariati, ma con
possibile variazioni di prospettiva rispetto all’ultimo
incontro.
In tensione soprattutto i titoli di stato, con il
differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi a 139,4 punti e
il rendimento annuo italiano in rialzo di 10,3 punti al 4,06% a
fronte dei 4,8 punti in più di quello tedesco al 2,66%.
In crescita di 10,4 punti il rendimento francese al 3,2%,
sui massimi dallo scorso mese di novembre. In calo sia l’euro a
1,07 dollari, ai minimi da un mese, sia la sterlina a 1,27
biglietti verdi. La divisa britannica però si rafforza nei
confronti della moneta unica, passando di mano a 1,18 euro.
Soffrono più di tutti in borsa i bancari francesi. SocGen
cede il 7,4%, Bnp il 4,6% e Credit Agricole il 3,76%. Debole in
Piazza Affari Banco Bpm (-1,23%), più caute Intesa, (-0,84%),
Mps e Bper (-0,79% entrambe), Bps (-0,56%) e Unicredit (-0,31%).
Pesa a Francoforte Commerzbank (-1,93%) e a Madrid scivolano
Bbva (-1,15%) e Sabadall (-1,07%). In calo il lusso con
Cucinelli (-2kl23%) e Moncler in Piazza Affari (-1,53%), mentre
in riva alla Senna segnano il passo Hermes (-2,18%), Lvmh
(-1,81%) e Christian Dior (-1,59%).
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Fonte Ansa.it