Piazza Affari ha chiuso in calo la
prima seduta a due giorni dall’attacco dei palestinesi di Hamas
a Israele. L’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,46% a 27.682 punti
tra scambi nella norma per oltre 2 miliardi di euro di
controvalore. In rialzo a 206,1 punti il differenziale tra Btp e
Bund decennali tedeschi, contro i 202 della chiusura di venerdì,
mentre il rendimento annuo italiano ha perso 7,3 punti al 4,82%
contro gli 11,3 punti in meno al 2,76% di quello tedesco.
Sotto pressione Mps (-6,25%), nella prima seduta dopo
l’annuncio di venerdì scorso del Tesoro, oggi azionista al
64,23%, relativo all’avvio della selezione degli advisor per la
cessione della propria quota. Hanno pesato anche Bper (-4,67%),
Amplifon (-4,07%), Iveco (-4,05%) e Moncler (-3%). Deboli Banco
Bpm (-2,84%), Interpump (-2,66%), Diasorin (-2,17%) e Fineco
(-2,’02%).Vendite anche su Mediolanum (-1,79%), Tim (-1,77%) e
Nexi (-1,69%), più caute Unicredit (-1,42%), Stm (-1,18%),
Ferrari (-1,12%) e Intesa (-1,04%).
Pochi i rialzi, limitati a Leonardo (+4,79%) per effetto del
nuovo conflitto in corso tra Israele e Hamas, mentre il rialzo
del greggio ha spinto Eni (+2,27%) e Saipem (+1,8%). Bene Terna
(+1,1%), Italgas (+0,66%) e Inwit (+0,62%).
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