Le Borse europee si appesantiscono
a metà seduta con Parigi (-1,1%) e Londra (-1,3%) in testa.
Quest’ultima paga la stagnazione dell’economia del Regno Unito.
Francoforte lascia sul terreno lo 0,76% e Milano lo -0,8 con
il Ftse Mib che in mattinata per mezz’ora, a causa di un
problema tecnico, non si è aggiornato al pari degli indici
londinese e sud africano. Tutti gestiti dal Ftse Russell. Ma
nessuna ripercussione sui singoli titoli dei listini.
A pesare sul mercato le parole del presidente della Fed,
Jerome Powell che ha
avvertito che i tassi di interesse potrebbero dover salire
ulteriormente, mentre l’Italia attende in serata il rating di
Fitch.
L’indice d’area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, cede un
punto percentuale con l’immobiliare e i titoli legati ai beni di
consumo sotto vendita. Acquisti sull’energia con il petrolio in
rialzo (wti +1% oltre i 76 dollari e e brent +1% sempre più
vicino a 81 dollari) . Il prezzo del gas continua sostare sui 46
euro al megawattora con un ribasso del 4% per i Ttf ad
Amsterdam.
In questo contesto salgono i rendimenti dei titoli di Stato:
il decennale italiano cresce di 10 punti base al 4,6% al
dispetto di +2 punti del Treasury sempre in area 4,6%. Lo spread
tra Btp e Bund è volatile e risale a 187 punti.
A Piazza Affari si consolida Leonardo (+3,6% dopo i conti. E
sono ben comprate Banco Bpm (+1,26%), Generali ed Eni (entrambe
+1,19%). Da segnalare a Zurigo il crollo (-6,7%) di Richemont
dopo la flessione dell’utile operativo nei sei mesi e la
svalutazione di Ynap.
Per i cambi l’euro resta stabile ad 1,0674 dollari.
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Fonte Ansa.it