(ANSA) – BRASILIA, 16 APR – L’ex presidente del Brasile, Luiz
Inacio Lula da Silva (2003-2010), ha confermato la volontà di
candidarsi nel 2022 contro l’attuale capo dello Stato, Jair
Bolsonaro, che ha definito “fascista”, dopo che la Corte suprema
(Stf) ieri ha cancellato le condanne a suo carico mantenendolo
pertanto eleggibile.
“Se necessario, mi candiderò a vincere le elezioni contro un
fascista chiamato Jair Bolsonaro, un genocida, che è il maggior
responsabile del caos della pandemia di coronavirus”, ha
affermato Lula.
Il leader del Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra) ha poi
chiarito che “non necessariamente” correrà nel 2022 e che la sua
priorità è unire le forze con altri partiti per affrontare
Bolsonaro.
Lula ieri ha commemorato la decisione della Stf con un gruppo
di amici intimi, ai quali avrebbe detto che “la guerra
continua”, secondo fonti consultate dal quotidiano O Globo.
L’ex presidente Dilma Rousseff (2011-agosto2016), anche lei
esponente del Pt, ha dichiarato che la decisione della Corte di
ripristinare i diritti politici di Lula è stata “un’importante
vittoria per la giustizia e la democrazia”. (ANSA).
Fonte Ansa.it