(ANSA) – NEW YORK, 11 NOV – Britney Spears ha perso almeno
temporaneamente il ricorso per “divorziare” dal “padre padrone”
James Spears: un tribunale di Los Angeles ha rifiutato di
esaminare il caso presentato dalla trentottenne pop star per
rompere il legame che da oltre un decennio assoggetta le sue
finanze e la sua carriera alle decisioni paterne.
E’ dal 2008, dopo il grave e pubblico crollo nervoso della
figlia (le sue foto con la testa rasata avevano fatto allora il
giro del mondo), che James è diventato il tutore legale di tutto
il patrimonio e della carriera della cantante, un ruolo per cui
si dice sia pagato circa 130 mila dollari all’anno.
Il termine legale in California è “conservatorship” e diversi
esperti legali avevano presto storto il naso perché – opinione
confermata anche dal “Los Angeles Times” – questo tipo di tutela
viene applicata, in genere, a chi ha disturbi mentali o è
anziano.
Nell’ultima udienza il 10 novembre a Los Angeles, la giudice
della Superior Court si è rifiutata di accogliere il ricorso di
Britney pur non escludendo di poterlo fare in futuro. “La mia
cliente mi ha informato che ha paura del padre”, aveva detto
alla corte l’avvocato di Britney, Samuel D. Ingham: “Mi ha detto
che non si esibira’ più fin tanto che il padre avrà il controllo
sulla sua carriera”.
Nei documenti depositati il 3 novembre in tribunale,
l’avvocato di Britney ha sostenuto che la star subirà “perdite e
danni” se a James sarà permesso di mantenere la sua posizione.
L’avvocato del padre, Vivian Lee Thoreen, ha a sua volta
replicato sostenendo che James ha salvato la cantante dai debiti
riportando il suo patrimonio netto a circa 60 milioni di
dollari: “Non credo che ci sia uno straccio di prova a sostegno
della sospensione”. (ANSA).
Fonte Ansa.it