(ANSA) – ROMA, 18 SET – La decisione di “mettere tutti i
lavoratori della Pa in cosiddetto smart working” – spiega
Brunetta – è stata “un’idea intelligente” ma “non c’era un
contratto, non c’era l’organizzazione del lavoro, non c’era la
piattaforma tecnologica”. E, osserva: per “questo mi sono
arrabbiato, si voleva far diventare questa esperienza un
modello”; allora mi sono detto di fare innanzitutto un contratto
e tra un mese per la prima volta ci sarà un vero contratto per
il lavoro agile. Un mese ed è fatto il contratto”, per la “parte
normativa. Sono cose fondamentali. E’ l’abc del ‘900”. Poi, “entro quest’anno, il rinnovo per tutti dipendenti pubblici”.
“Tutto questo – rileva il ministro – si può fare in tempi
veloci, grazie al Pnrr” che è “un contratto tra l’Europa e il
nostro Paese: ‘vi diamo 70 miliardi regalati, e gli altri in
prestito con tripla A. In cambio vogliamo le riforme'”. (ANSA).
Fonte Ansa.it