Impegni, scadenze e priorità condizionano la giornata di ogni individuo, sia a livello personale che a livello professionale.
Imparare a gestire il tempo, sviluppando una forte capacità di Time Management e di Self Empowerement, permette di vivere la quotidianità e portare a termine i propri compiti con serenità, riducendo lo stress e aumentando la produttività. Ci sono dei metodi che si possono utilizzati per organizzarsi meglio ed essere efficienti. Tra questi vi è il bullet journal.
L’utilizzo di agende tradizionali, post-it e to do list è estremamente diffuso, permettono di ricordare tutti gli impegni assunti e le mansioni da portare a termine entro un determinato periodo di tempo. Si tratta, però, di strumenti che non sono personalizzabili e non rispondono completamente alle esigenze di chi li utilizza.
Proprio dalla necessità di avere tutto sotto controllo e di poter pianificare le proprie giornate e i propri compiti in maniera altamente personalizzata, mettendo nero su bianco ciò che risulta indispensabile per un’organizzazione efficace fortemente basata sul proprio stile di vita è nato il metodo del bullet journal, una sorta di agenda non tradizionale ma disegnata, costruita o sviluppata direttamente da chi la utilizza.
Time Management: Bullet Journal, un metodo flessibile e personalizzabile
Il metodo bullet journal è stato inventato nel 2013 da Ryder Carroll e ha velocemente preso piede in tutto il mondo.
Grazie alla sua flessibilità, infatti, ha risposto alle esigenze di tutti coloro che avevano bisogno di organizzare le proprie attività senza seguire schemi prestabiliti e inserire tutto in tabelle troppo rigide e poco adatte a stili di vita sempre più frenetici.
Il bullet journal, anche chiamato bujo, è essenzialmente un’agenda che non rispecchia, però, la struttura tradizionale e che aiuta chi la utilizza a diventare più produttivo e più efficiente sostenendo e incrementando le abilità di Time Management e Self Empowerement.
A realizzare il bullet journal, stabilendo la sua struttura con diveder, tabelle e sezioni è l’autore stesso, che sceglie autonomamente così inserire e cosa no in base ai suoi personali bisogni. Lontano dai tradizionali metodi di pianificazione, è adatto soprattutto a chi si ritrova a dover svolgere più ruoli contemporaneamente o a dover portare a termine un gran numero di mansioni.
Utilizzare un bullet journal porta a riflettere su quali sono le attività a cui dare maggiore priorità, a quale sono le azioni che devono essere compiute e, soprattutto, consente di sviluppare una maggiore consapevolezza dei tempi a disposizione.
Ciò permette di combattere la procrastinazione, ossia la naturale tendenza dell’essere umano a rimandare le attività, e a ridurre la possibilità di dimenticare scadenze e compiti da svolgere. Insieme ad altri metodi, come quello del pomodoro e la matrice di Eisenhower, rientra così tra i migliori strumenti da utilizzare per incrementare la propria abilità di Time Management.
Bullet Journal: come può essere strutturato
Per strutturare un Bullet Journal non ci sono regole, ma per far sì che sia veramente efficace occorre, innanzitutto, fare una riflessione su quali sono le proprie necessità e gli obiettivi che si vogliono raggiungere. È importante, inoltre, avere una consapevolezza delle proprie capacità e delle proprie abilità, in modo da non stabilire scadenze o assumere dei compiti che difficilmente si è in grado da portare a termine e andando incontro, così, ad una ripianificazione che porterebbe solamente ad una perdita di tempo e ad un calo della produttività.
Partendo dai propri bisogni e dai propri obiettivi, si potrà immediatamente capire quali sono le sezioni da inserire nel bullet journal per pianificare correttamente la propria vita professionale e personale: note, tabelle, to do list, etc.
Nella realizzazione del bullet journal, però, non deve prevalere solo la razionalità: per evitare di realizzare un bujo che rispecchi in tutto e per tutto un’agenda tradizionale, bisogna utilizzare la creatività, l’ispirazione e uscire fuori dagli schemi.
Utilizzando colori e disegni, si potrà infatti strutturare qualcosa che sia pienamente rappresentativo dell’autore e del suo stile di vita.
Per iniziare la costruzione del bullet journal si parte da un quaderno, preferibilmente con pagine bianche o puntinate. Gli elementi che possono essere inseriti sono tanti e diversi e dipendono esclusivamente dalle scelte dell’autore. Generalmente vi si trovano:
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Un indice: serve all’autore per poter ritrovare facilmente nel bujo ciò che cerca. Ad ogni sezione presente viene associato il numero di pagina corrispondente. Viene aggiornato costantemente.
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Chiavi di lettura: una lista dei simboli utilizzati per l’organizzazione rapida e il significato corrispondente.
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Impegni futuri: una lista di impegni importanti da non dimenticare e da organizzare nel futuro.
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Calendario mensile: un calendario con una visione mensile che permette di avere sotto controllo tutti gli impegni del mese a colpo d’occhio.
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Calendario giornaliero: per chi ha la necessità di organizzare i propri impegni giorno dopo giorno.
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Liste: i bullet journal possono essere riempiti con liste di vario tipo, da quelle delle azioni da compiere in un determinato periodo di tempo, dei libri letti, dei film visti, degli acquisti da fare, dei progetti da portare a termine, dei desideri da realizzare, etc.
Possono inoltre essere inseriti schemi, tabelle e disegni per controllare i progressi ottenuti in ambiti ritenuti importanti per l’autore, ad esempio nel campo dello sport o dell’attività fisica, dell’alimentazione o dell’apprendimento di nuove skills. La struttura del bullet journal è, insomma, estremamente flessibile: solo l’autore può decidere quale sia quella più giusta ed efficiente.
Per saperne di più: Che cos’è il self empowerment
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Fonte Fastweb.it