Bullismo online, l’Australia pensa alla legge anti anonimato

(ANSA) – MILANO, 29 NOV – I leoni da tastiera potrebbero
avere i giorni contati in Australia. Il primo ministro, Scott
Morrison, ha proposto una serie di norme volte a ridurre il
bullismo online, soprattutto quello perpetrato dagli account
anonimi. Come spiega ABC News Australia, la legge riterrebbe le
piattaforme social, come Facebook o Twitter, responsabili dei
commenti diffamatori fatti contro gli utenti. I social network
dovrebbero inoltre mettere a disposizione degli iscritti dei
menu più chiari, con cui denunciare le violenze digitali subite,
che si tratti di bullismo o vere e proprie diffamazioni. Come
parte di questo processo, alla persona che ha pubblicato il
contenuto potenzialmente diffamatorio verrà chiesto di
rimuoverlo. Ma se si rifiuta, o se la vittima è interessata a
perseguire un’azione legale, la piattaforma potrà chiedere la
condivisione delle informazioni di contatto, nome, cognome e
numero di telefono. L’invio dei dettagli alla Corte Federale
dell’Australia avverrebbe solo dopo il via libera di un
tribunale. La proposta sarà pubblicata sotto forma di bozza
questa settimana e verrà presentata al Parlamento all’inizio del
prossimo anno. Morrison ha affermato di voler colmare il divario
tra la vita reale e il dibattito online: “Le regole che esistono
nel mondo reale devono essere valide anche in quello digitale”.
    Che la legge possa essere attuata è probabile, visto che anche
il leader dell’opposizione, Anthony Albanese, si è detto
favorevole: “Non dovrebbe essere al di là della capacità dei
social media poter identificare utenti che si comportano in
maniera inappropriata online. Le persone non devono nascondersi
dietro account Twitter anonimi per infangare o disturbare gli
altri”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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