Scatta da questa sera la caccia al
pirata con la nuova piattaforma per bloccare i siti che
trasmettono illecitamente eventi sportivi coperti da copyright.
L’avvio del nuovo strumento arriva dunque nei tempi previsti
dopo la conclusione del tavolo tecnico lo scorso dicembre con
cui l’Agcom aveva definito i requisiti tecnici e operativi per
il suo funzionamento.
L’ultimo scoglio, il ricorso di Assoprovider, è stato
superato la scorsa settimana con il via libera del Tar del
Lazio, secondo cui “l’azione dell’Autorità risulta finalizzata a
fornire strumenti di rapido intervento nei confronti dei
fenomeni massivi di violazioni del diritto d’autore online, ma
non in conflitto con l’esercizio della funzione
giurisdizionale”.
Il funzionamento della piattaforma, denominata “Piracy
Shield”, sviluppata dalla start-up dello studio legale Previti e
donata dalla Lega di Serie A di calcio. Si basa su un sistema
machine to machine: i titolari accreditati, che hanno già ottenuto un provvedimento cautelare per la tutela del diritto
protetto, a fronte di ulteriori violazioni del medesimo diritto,
possono ‘caricare’ le segnalazioni di violazione, assistite da
un adeguato corredo probatorio, sulla piattaforma che le
indirizza automaticamente agli Isp accreditati i quali
provvedono al blocco dell’indirizzo Ip e/o dell’Fqdn (il nome di
dominio completo) entro i successivi 30 minuti.
Una corsa contro il tempo, dunque, perché le partite durano
90 minuti e gli hacker sono velocissimi a creare nuovi indirizzi
di trasmissione. Il primo banco di prova sarà l’anticipo di
serie A di questa sera Lecce-Fiorentina, ma si attendono
risposte importanti dopo il big match di domenica tra Inter e
Juventus.
In Inghilterra, unico altro stato ad utilizzare uno strumento
come questo, i risultati appaiono per il momento positivi anche
se si tratta di una continua rincorsa ai pirati, proprio come
accade per i virus informatici.
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Fonte Ansa.it