“Il M5S ha fatto una rivoluzione. Dal
43% è crollato alla metà dopo un anno perché hanno messo troppe
cose. Poi cosa è successo? Invece di farlo chiudere, il Pd ha
deciso di salvarlo e di mettere il presidente del consiglio.
Quella cosa lì ha una forza. La forza del M5S è più credibile.
Se agli elettori hai raccontato che Conte era il migliore
presidente del consiglio come fai a raccontare ora che Schlein è
migliore? Oggi sono un competitor molto forte che hanno la
possibilità di fare un lavoro molto insidioso per Schlein”. Lo
ha detto il senatore e leader di Azione, Carlo Calenda, a Giù la
maschera, su Radio Uno Rai. Quando a Schlein, Calenda ha detto
di non essere d’accordo con lei “sul posizionamento
internazionale e sono contrario all’idea della Schlein per cui
la politica è: ‘Noi siamo quelli buoni’. Dico: come pensi di
gestire l’ingresso dei migranti in Italia? Sei favorevole a
tutti o a controllarlo? Io non credo di essere cattivo. Sono
antifascista ma credo che la politica sia più di questo”. Poi,
su Matteo Renzi: “Ha perfettamente capito che per i nuovi tempi
la politica è leadership e capacità di diventare punto di
riferimento. C’è una debolezza della politica, che segue dei
cicli da star del cinema. Pensiamo a Elly Schlein. Quando ha
vinto le primarie tutti i giornali hanno scritto che il mondo
era cambiato. Dopo due mesi, passate le amministrative, la
Schlein era già finita. Noi passiamo da questi estremi. C’è
un’assoluta sovraesposizione tra politica e intrattenimento. A
un certo punto votiamo chi ci intrattiene e si immedesima nelle
nostre paure. E questa cosa ci viene a noia velocissimamente. E’
successo con la Lega, il Movimento 5 Stelle, Matteo Renzi e ora
con la Meloni”.
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