(ANSA) – ROMA, 28 GIU – Il restauro conservativo,
consolidamento e valorizzazione fra gli altri, delle Mura
aureliane e Serviane, dell’insula ara Coeli e dell’acquedotto
Claudio; la riqualificazione degli spazi pubblici dell’ex
Mattatoio di Testaccio; ; la tutela e restauro delle aree
archeologiche di Gabii e Crustumerium; la valorizzazione con
tecnologia digitale dei grandi siti archeologici. Sono solo
alcuni dei 335 interventi su 283 siti archeologici /culturali di
Roma e del Lazio, per il progetto Caput Mundi, per il quale sono
stanziati complessivamente 500 milioni (pari al 22% dei fondi
totali Pnrr turismo). Un piano di azioni concrete che vuole “valorizzare, preservare, e promuovere per i cittadini e i
turisti in arrivo da tutto il mondo sia le aree più conosciute
che i siti ancora da scoprire ma altrettanto belli del
territorio, in vista di appuntamenti importanti, a partire dal
Giubileo del 2025” spiega il Ministro del Turismo Massimo
Garavaglia illustrando il progetto in Campidoglio a Roma insieme
al Commissario Straordinario per il Giubileo e Sindaco di Roma
Roberto Gualtieri. E’ un operazione “davvero di grandissime
proporzioni, dedicata al nostro patrimonio artistico, culturale,
naturalistico – aggiunge il primo cittadino – a renderlo
fruibile da tutti”. Il progetto è da realizzarsi a cura di vari
soggetti attuatori (Ministero del Turismo, Ministero della
Cultura, con il coinvolgimento delle varie Soprintendenze, Parco
Archeologico del Colosseo, Parco Archeologico dell’Appia Antica,
Diocesi di Roma, Regione Lazio e Roma Capitale), secondo sei
linee di intervento: il “Patrimonio Culturale di Roma per
EU-Next Generation”, con la rigenerazione e il restauro del
patrimonio culturale e urbano della città di Roma (52
interventi); Percorsi Giubilari 2025 – dalla Roma Pagana alla
Roma Cristiana (149 interventi); #LaCittàCondivisa, per
riqualificare il contesto urbano ed extraurbano (61 interventi)
#Mitingodiverde, per parchi, giardini storici, ville e fontane
(55 interventi); #Amanotesa, per favorire l’offerta culturale
nelle periferie e l’integrazione sociale (4 interventi); #Roma
4.0, per la digitalizzazione dei servizi culturali e lo sviluppo
di siti e app per turisti (14 interventi). (ANSA).
Fonte Ansa.it