(ANSA) – ROMA, 17 GEN – Confermare Pietro Curzio e Margherita
Cassano al vertice della Cassazione, nei rispettivi ruoli di
primo presidente e presidente aggiunto. E’ la proposta approvata
a maggioranza dalla Commissione per gli incarichi direttivi del
Csm, dopo che il Consiglio di Stato ha annullato la nomina di
entrambi, accogliendo il ricorso di uno dei concorrenti , Angelo
Spirito, presidente di sezione alla Suprema Corte. Sulla
proposta si esprimerà mercoledì prossimo il plenum del Csm. Una
corsa contro il tempo per dare piena legittimazione a Curzio che
venerdì prossimo sarà il protagonista della cerimonia di
inaugurazione dell’anno giudiziario.
Riproporre gli stessi nomi, motivando meglio le ragioni della
prevalenza di Curzio e Cassano su Spirito, con lo sguardo
rivolto ai rilievi mossi da Palazzo Spada , è dunque la strada
scelta dalla maggioranza della Commissione. Al voto si è giunti
al termine di una seduta fiume, cominciata nel primo pomeriggio
e andata avanti con una pausa di un’ora sino a sera, in cui si
sono fronteggiate le opinioni differenti di chi ritiene urgente
la conferma soprattutto in vista della cerimonia di venerdì,
l’ultima alla presenza di Sergio Mattarella, e chi invece
contesta metodo e merito, a partire dalla fretta di dare una
risposta senza ponderare con la dovuta attenzione le questioni
poste dal Consiglio di Stato . Alla fine a favore della proposta
della maggioranza hanno votato il presidente della Commissione
Antonio D’Amato, i laici Fulvio Gigliotti (M5S) e Alessio Lanzi
(Forza Italia)e la togata Alessandra Dal Moro (Area). Astenuti
il togato Sebastiano Ardita e il consigliere di Unicost Michele
Ciambellini. (ANSA).
Fonte Ansa.it