Cgil e Uil in piazza, ‘governo ascolti, troppi nodi irrisolti’

Cgil e Uil di nuovo in piazza per lo
sciopero nelle regioni del Nord, nell’ambito della mobilitazione
decisa dai due sindacati per cambiare la manovra e le politiche
economiche e sociali messe in campo dal governo. Incrociano le
braccia, per otto ore o per l’intero turno, le lavoratrici e i
lavoratori di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria,
Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Val d’Aosta e Veneto.
    Esclusi dallo stop il trasporto pubblico locale e il pubblico
impiego che hanno già scioperato a livello nazionale il 17
novembre. In migliaia, sottolineano, presenti nelle diverse
piazze.
    “Se il governo fosse capace di ascoltare il Paese dovrebbe
aprire delle trattative serie e cambiare una legge sbagliata e
avviare quelle riforme di cui abbiamo bisogno”, dice dal corteo
a Torino il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini,
sostenendo che “le scelte che il governo sta facendo sono
sbagliate, stanno portando il nostro Paese a sbattere. Non ci
faremo intimorire, proseguiremo con la nostra mobilitazione”.
    “Siamo in piazza anche oggi perché restano irrisolti i
problemi principali sociali ed economici del nostro Paese: la
perdita del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni, il
mancato rinnovo dei contratti, la sicurezza sul lavoro, il
fisco, la previdenza”, rimarca dalla manifestazione a Brescia il
segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
    Martedì prossimo l’incontro convocato dal governo con i
sindacati sulla legge di Bilancio.
   

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Fonte Ansa.it

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