La Cina “deve essere unificata e
lo sarà inevitabilmente. Qualsiasi tentativo di ostacolarne il
processo è destinato al fallimento”, mentre Pechino adotterà “misure efficaci per difendere con fermezza la sovranità
nazionale e l’integrità territoriale”. E’ il commento del
portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, in merito alla
missione del vicepresidente di Taiwan William Lai in Paraguay,
con scalo negli Usa, a New York e a San Francisco. Il duplice
transito “ha violato gravemente il principio della Unica Cina,
danneggiato la sovranità e l’integrità territoriale della Cina e
inviato un grave segnale alle forze separatiste”.
Wang ha ricordato nel briefing quotidiano che “il principio
della Unica Cina è il consenso generale della comunità
internazionale e delle norme fondamentali delle relazioni
internazionali, nonché la premessa e la base per l’instaurazione
e lo sviluppo delle relazioni diplomatiche tra Cina e Stati
Uniti”.
In qualità “di vice leader della regione di Taiwan, Lai si è
pubblicizzato come un ‘operaio pragmatico dell’indipendenza’. Le
sue parole e le sue azioni durante la visita negli Stati Uniti
hanno dimostrato ancora una volta che è un vero e proprio
separatista”, mentre la parte statunitense “ha insistito per
consentire a Lai di impegnarsi in attività politiche e di
promuovere idee separatiste, rafforzando così gli scambi
ufficiali e le relazioni sostanziali tra gli Stati Uniti e
Taiwan”.
Taipei, che Pechino rivendica come parte “inalienabile” del
suo territorio da riunificare anche con la forza se necessario, “è il fulcro degli interessi fondamentali della Cina, il
fondamento politico delle relazioni sino-americane e la prima
linea rossa insormontabile nelle relazioni sino-americane”, ha
concluso Wang, per il quale “l’indipendenza di Taiwan è
incompatibile con la pace e la stabilità nello Stretto. È un
vicolo cieco”.
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Fonte Ansa.it