Indossare una cravatta o un kimono
ferisce il sentimento nazionale cinese? Fa discutere in Cina il
progetto di legge che vieta di parlare e di vestirsi con
indumenti “dannosi per lo spirito del popolo cinese”. La
normativa sull’abbigliamento ha acceso il dibattito sui social e
fra i giuristi poiché, se ritenuti colpevoli di indossare abiti
e simboli che “minano lo spirito o feriscono i sentimenti della
nazione cinese”, i contravventori rischiano multe o pene
detentive. Anche se, come riporta la Bbc, la proposta ancora non
specifica cosa costituisca una violazione.
Rientra in una serie di modifiche e riforme alle leggi sulla
pubblica sicurezza recentemente annunciate da Pechino. Le
clausole controverse prevedono che le persone che indossano o
costringono altri a indossare abiti e simboli che “minano lo
spirito o feriscono i sentimenti della nazione cinese” possano
essere detenute fino a 15 giorni e multate fino a 5.000 yuan
(circa 635 euro). Le stesse sanzioni che potranno essere
inflitte a coloro che diffondono articoli o discorsi altrettanto
lesivi del sentimento nazionale, fra i quali “insulti, calunnie
o offese ai nomi di eroi e martiri locali”, nonché atti
vandalici contro le loro statue commemorative.
Il dibattito on line e sui social, in particolare sulla
piattaforma Weibo, l’X cinese, è incandescente con internauti
ed esperti che criticano la formulazione vaga della legge, che
potrebbe dare luogo ad abusi da parte delle autorità di pubblica
sicurezza.
Zhao Hong, professore di diritto presso l’Università cinese
di scienze politiche e diritto, ha affermato che la mancanza di
chiarezza potrebbe portare a una violazione dei diritti
personali., per esempio se le forze dell’ordine, di solito un
agente di polizia, avessero un’interpretazione personale del
danno e avviassero un giudizio morale sugli altri oltre l’ambito
della legge”, ha scritto in un articolo citato dalla Bbc.
Già nel 2019, il Partito comunista cinese del presidente Xi
Jinping ha diffuso “linee guida morali” che includono direttive
su come essere educati, viaggiare limitando l’impronta di
carbonio inferiore e avere “fiducia” nel signor Xi e nel
partito.
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Fonte Ansa.it