(ANSA) – NEW YORK, 07 FEB – Il co-produttore di ‘The Matrix
Resurrections’ fa causa a Warner Bros per aver lanciato il film
simultaneamente su HBO Max e nei cinema. Una scelta a suo avviso
in violazione del contratto e in grado di danneggiare la
performance del film al box-office. Lo riportano i media
americani citando documenti depositati da Village Roadshow Films
in un tribunale di Los Angeles.
Secondo l’accusa, Warner Bros ha anche deciso di posticipare
il lancio di ‘The Matrix Resurrections’ dal 2021 al 2022 nel
tentativo di aiutare HBO Max ad attirare un maggior numero di
abbonati.
L’azione legale è l’ultima battaglia nella guerra dello
streaming che vede scontrarsi le grandi società dei media con
gli attori, i produttori e i partner finanziari delle
produzioni, convinti che la preferenza accordata alle
piattaforme in streaming vada a loro svantaggio. Lo scorso
luglio l’attrice Scarlett Johansson ha fatto causa a Walt Disney
per aver violato il contratto con il lancio simultaneo di ‘Black
Widow’ sui Disney+ e nei cinema. L’attrice ha chiesto 80 milioni
di dollari di danni.
“L’unico obiettivo di Warner Bros nel posticipare la data
del lancio di ‘The Matrix Resurrections’ era quello di creare
un’ondata di abbonati da quello che sapevano sarebbe stato un
film blockbuster, nonostante Warner Bros fosse consapevole che
questo avrebbe decimato le entrate al box office”, afferma
Village Roadshow. (ANSA).
Fonte Ansa.it