Gli Stati Uniti hanno definito
come “terrorista” l’attacco dei coloni che venerdì ha portato
alla morte di un palestinese di 19 anni in Cisgiordania, alzando
i toni di fronte alla violenza dell’estrema destra israeliana.
Sabato l’ufficio per il Medio Oriente del dipartimento di Stato
americano aveva già denunciato questo “attacco terroristico da
parte di un colono israeliano estremista” sul suo account X. Ora
il portavoce della diplomazia americana ha dichiarato che questa
scelta di parole non è stata un errore. “Il nostro ragionamento
è che si tratta di un attacco terroristico: ne siamo
preoccupati, ed è per questo che l’abbiamo chiamato così”, ha
detto Matthew Miller chiedendo che “giustizia sia resa con lo
stesso rigore in tutti i casi di violenza estremista, chiunque
ne sia l’autore”. Lo Stato ebraico ha arrestato due israeliani
sospettati nel caso. Qusai Jamal Maatan, 19 anni, è stato ucciso
venerdì in scontri con coloni israeliani a est di Ramallah,
nella Cisgiordania occupata. Uno dei due sospetti sarebbe un ex
portavoce di un deputato del partito di estrema destra di Itamar
Ben Gvir, attuale ministro della Pubblica sicurezza nel governo
di Benjamin Netanyahu. Quasi tre milioni di palestinesi vivono
in Cisgiordania, un territorio occupato da Israele dal 1967.
Anche circa 490.000 coloni ebrei ci vivono, in insediamenti
considerati illegali dalle Nazioni Unite secondo il diritto
internazionale. Prima dell’incidente, l’Onu aveva avvertito del
forte aumento degli attacchi dei coloni contro i palestinesi o
le loro proprietà in Cisgiordania, elencando circa 600 “incidenti” nei primi sei mesi dell’anno.
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Fonte Ansa.it