(ANSA) – ROMA, 16 GEN – Il 59% degli utenti ritiene che le
innovazioni e la tecnologia saranno fondamentali per affrontare
le sfide quotidiane causate dal cambiamento climatico nel corso
del 2030. E il risultato di una ricerca di Ericsson basata sulle
domande rivolte a oltre 15mila persone che hanno da poco
iniziato a usare tecnologie di realtà virtuale e aumentata in 30
paesi nel mondo.
Secondo l’83% degli intervistati il mondo avrà raggiunto, o
superato, il tasso di riscaldamento globale di 1,5°C considerato
dagli accordi internazionali come il limite oltre il quale sono
probabili eventi meteorologici più estremi e conseguenze
climatiche negative. Circa il 55% nelle aree metropolitane
ritiene che il cambiamento climatico avrà un impatto negativo
sulle loro vite e prevede di ricorrere a soluzioni di
connettività come contromisura. Le principali preoccupazioni
riguardano: il costo della vita, l’accesso all’energia e alle
risorse materiali e la necessità di una connettività sicura e
affidabile in un periodo di turbolenze e clima incerto.
La ricerca individua anche i 10 trend tecnologici in
relazione all’ambiente. Tra questi ci sono i ‘cost cutters’, i servizi digitali che aiuteranno i consumatori a controllare i
costi di cibo, energia e viaggi in situazioni di clima mutevole;
le ‘unbroken connections’, connessioni Internet affidabili e
resilienti che diventeranno sempre più importanti con l’aumento
degli eventi meteorologici estremi. Ma anche ‘smart water’,
servizi idrici più intelligenti per conservare e riutilizzare
l’acqua che potrebbe scarseggiare nel 2030 e ‘new working
climate’, con cui si prevede che gli assistenti AI aziendali
pianificheranno spostamenti, compiti e risorse per ridurre al
minimo l’impronta di carbonio legata al lavoro. (ANSA).
Fonte Ansa.it