In Colombia, i guerriglieri
dell’Esercito di liberazione nazionale (Eln) hanno affermato che
la liberazione del padre del calciatore Luis Díaz, nelle loro
mani dal 28 ottobre, è ritardata a causa delle operazioni
militari in corso a Barrancas, la città nel dipartimento di La
Guajira dove vive la famiglia della stella del Liverpool.
“La zona resta militarizzata, si effettuano sorvoli, sbarcano
truppe, si trasmettono messaggi, si offrono ricompense e c’è
un’intensa operazione di rastrellamento. Questa situazione non
permette l’esecuzione rapida e sicura del piano di liberazione,
in modo che il signor Luis Manuel Díaz non corra rischi”, ha
dichiarato il Fronte di guerra del nord dell’Eln in un
comunicato.
Ieri lo stesso Luis Diaz – tornato a giocare in Premier
League e autore di un gol che ha dedicato al padre rapito –
aveva rivolto un appello ai guerriglieri supplicando il
rilascio.
“Comprendiamo l’angoscia della famiglia Díaz Marulanda, alla
quale ribadiamo che manterremo la parola data di liberarlo in
maniera unilaterale non appena avremo garanzie di sicurezza per
lo sviluppo dell’operazione di liberazione”, ha risposto l’Eln
nella nota divulgata nella notte.
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Fonte Ansa.it