L’ex presidente e della destra
colombiana, Alvaro Uribe, testimonierà oggi in Procura a Bogotà
per confermare o smentire la sua presunta conoscenza di un
massacro paramilitare avvenuto nel 1997 quando era governatore
del dipartimento di Antioquia, che ebbe un bilancio di almeno 16
contadini assassinati e quasi 1.000 sfollati, nonché
dell’uccisione di un difensore dei diritti umani l’anno
successivo.
In un comunicato, la Procura ha indicato che sul massacro di
El Aro, e sull’assassinio del difensore dei diritti umani Jesús
María Valle Jaramillo, sono state svolte numereose attività
investigative e raccolto abbondante materiale di prova”.
La testimonianza di Uribe, è stato inoltre precisato, avverrà
per iniziativa dell’interessato, che ha chiesto formalmente di
essere ascoltato in questo processo.
La settimana scorsa l’ex comandante delle Forze unite di
autodifesa della Colombia (Auc), l’italo-colombiano Salvatore
Mancuso, ha spiegato in un’udienza privata presso la
Giurisdizione speciale per la pace (Jep) che Uribe “fu sempre a
conoscenza del massacro perpetrato a El Aro”.
Prima di testimoniare oggi, Uribe l’ex capo dello Stato ha
sottolineato che “non ho mai parlato né incontrato il bandito
Mancuso”; che “non ha una sola prova di incontri con me”.
“Non abbiamo mai parlato – ha assicurato – ci siamo scambiati
solo qualche saluto in pubblico, visto il mio legame con il
dipartimento di Córdoba (dove è nato Mancuso, ndr.) e prima che
si rivelasse come un criminale di primo piano”.
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Fonte Ansa.it