Poche ore dopo la rielezione del
presidente del Gabon, Ali Bongo Ondimba, al potere da 14 anni,
per il terzo mandato, un gruppo di militari ha annunciato
l’annullamento delle elezioni e lo scioglimento di “tutte le
istituzioni della Repubblica” del Paese dell’Africa centrale.
Hanno anche disposto la chiusura delle frontiere del Gabon, che
confina con il Congo, la Guinea equatoriale e il Camerun.
La situazione è ancora confusa ma la Farnesina e l’Alto
commissario Ue per la politica estera Josep Borrell hanno
comunque invitato alla prudenza.
Ali Bongo Ondimba è stato rieletto nelle elezioni di sabato
con il 64,27% dei voti battendo in scrutinio unico il suo
principale rivale Albert Ondo Ossa, che ha ottenuto solo il
30,77% delle preferenze, così come altri 12 candidati che hanno
raccolto solo briciole, ha spiegato il presidente del Centro
elettorale gabonese (Cge) Michel Stéphane Bonda. Il tasso di
partecipazione al voto è stato del 56,65%. Poco dopo una decina
di soldati gabonesi ha annunciato con un comunicato stampa letto
sul canale televisivo statale Gabon 24 l’annullamento delle
elezioni e lo scioglimento delle istituzioni motivandolo con
l’aver constatato “un governo irresponsabile e imprevedibile che
provoca un continuo deterioramento della coesione sociale che
rischia di portare il Paese nel caos” “La situazione in Gabon è confusa – ha detto Borrell -. Se il
golpe militare sarà confermato, ciò accrescerà l’instabilità
nell’intera regione. Ne discuteremo”. Parlando prima del
Consiglio informale dei ministri della difesa Ue a Toledo ha
osservato che “tutta la regione è in una situazione veramente
difficile. E i ministri della Difesa e quelli degli Esteri
discuteranno di come mettere in campo la nostra strategia. E’ un
dossier importante per l’Europa”, ha aggiunto.
La Farnesina, intanto, segue la situazione in Gabon e invita
alla “prudenza” gli italiani che si trovano nel Paese. “La
Farnesina monitora l’evoluzione della situazione nel Paese.
Ambasciata a Libreville operativa. Invitiamo i connazionali alla
prudenza. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile
contattare la nostra Unità di Crisi al numero +39 06 36225″,
scrive il ministero su X.
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Fonte Ansa.it