Senza dubbio anche tu hai creato un numero infinito di account online, come tutti d’altronde. Dall’account per la posta elettronica, a quello per i servizi di streaming video e musicali, a quello Amazon o di altri e-commerce. Senza dimenticare il profilo per la piattaforma cloud, due o tre social network e, perché no, almeno un altro paio di account tra servizi di messaggistica istantanea e app di videochiamate.È molto probabile che, almeno una volta, qualcuno ti abbia chiesto di condividere almeno uno di questi account e che tu sia stato molto tentato di farlo, ma poi hai dovuto dire di no per questioni di sicurezza e privacy. D’altronde, è bene ricordarlo, chiunque accede ad un tuo account può prendere le tue veci online e fare un po’ di tutto a tuo nome. Se scendiamo nel dettaglio dei singoli account, però, le situazioni variano parecchio: quasi tutti i servizi di streaming, ad esempio, permettono di condividere un account con un numero massimo di persone e di farlo in modo del tutto sicuro. Se invece hai bisogno di condividere un account con un collega di lavoro le cose cambiano e si fanno più complesse. Ma, anche in questo caso, è possibile farlo in modo sicuro. Ecco una panoramica su come condividere i tuoi account con altri utenti, senza rischiare nulla.Condividere l’account Amazon Prime VideoAmazon Prime Video è un servizio di Amazon e, di conseguenza, viene fruito tramite un account Amazon. Lo stesso account, cioè, con il quale possiamo fare acquisti online e nel quale molto probabilmente è registrata la nostra carta di credito. Condividere l’account Amazon per permettere a qualcun altro di vedere Amazon Prime Video, quindi, forse non è proprio la scelta migliore. Negli Stati Uniti Amazon offre una soluzione semplice a questo problema, che si chiama Amazon Household ed è una sorta di abbonamento familiare che permette di impostare fino a due profili per adulti e altrettanti profili kids.In Italia, purtroppo, Amazon Household non è ancora arrivato e, di conseguenza, l’unico modo per condividere Prime Video è quello di condividere l’account Amazon. È possibile vedere Amazon Prime Video su diversi dispositivi, ma con delle limitazioni: fino a tre contenuti contemporaneamente, ma lo stesso film o video su non più di due dispositivi contemporaneamente. Per massimizzare la sicurezza, se vogliamo condividere l’account Amazon Prime Video con persone di cui non ci fidiamo ciecamente, sarebbe meglio creare un account ad hoc per Prime Video e collegarlo con una carta prepagata che andremo a ricaricare ogni mese poco prima del rinnovo dell’abbonamento. Non è comodo, per nulla, ma almeno è sicuro.Condividere l’account Spotify, Apple Music o YouTube MusicParlando, invece, di servizi di streaming musicale, il più diffuso è certamente Spotify. Che, per fortuna, prevede l’account Spotify Premium Family. Con questa opzione e un solo abbonamento da 14,99 euro al mese abbiamo a disposizione fino a 6 account premium, collegati tra loro: le preferenze di ogni membro, infatti, andranno a influire sul “Family Mix“, una playlist di famiglia che, almeno in teoria, dovrebbe accontentare un po’ tutti. Con Spotify Premium Family c’è anche la possibilità di impostare il controllo parentale per i minori e c’è solo un grande limite: tutti i membri (cioè le persone con le quali condividiamo l’account Spotify) devono dichiarare di risiedere presso lo stesso indirizzo.Anche su Apple Music esiste l’abbonamento per la famiglia, ma la sua gestione è legata a doppio filo al tool “In Famiglia“. Prima di sottoscrivere l’abbonamento collettivo, che costa 14,99 euro al mese, è necessario impostare tutti i membri di In Famiglia. Poi sarà sufficiente attivare un abbonamento Apple Music (se non lo abbiamo già) e, infine, convertirlo ad abbonamento familiare. Anche in questo caso il numero massimo di utenti che possono accedere ai contenuti è sei.Stesse caratteristiche e stesso prezzo di 14,99 euro al mese anche con il Piano Famiglia di YouTube Music. Anche in questo caso, prima di attivare l’opzione familiare, tutte le persone che devono condividere l’account YouTube Music devono prima essere inserite nel “gruppo Famiglia” di Google e devono risiedere allo stesso indirizzo. L’età minima per diventare un membro del gruppo Famiglia di Google (e quindi anche per usufruire dell’abbonamento a YouTube Music Family) è 13 anni.Condividere l’account Netflix, Apple Tv+ e Disney+Passando ai servizi di streaming video, vediamo come condividere un account su Netflix, Apple Tv+ e Disney+ senza rischiare nulla.Su Netflix è possibile configurare fino a 5 profili diversi per ogni account. La distinzione tra profilo utente e account, quindi, è fondamentale per capire come condividere Netflix: l’account equivale all’abbonamento, il profilo no. Facendo il login con il proprio account, quindi, è possibile entrare in “Gestisci profili” e aggiungere gli altri profili inserendo indirizzo e-mail e preferenze personalizzate per ognuno di essi. Ogni profilo entra indipendentemente, quindi non c’è alcuna necessità di condividere con altri i dati dell’account e la sicurezza è massima.Su Apple Tv+, invece, vale lo stesso discorso già visto su Apple Music: è necessario aggiungere gli altri utenti a In Famiglia e poi avranno accesso all’abbonamento del servizio di streaming video. Anche in questo caso, quindi, è possibile condividere l’account solo con altre persone con un Apple ID.Su Disney+ le cose cambiano ulteriormente: per condividere l’account si usa una procedura simile a quella di Netflix, ma con limitazioni diverse. Per ogni account è possibile registrare fino a 7 profili differenti e fino a 10 dispositivi per la visione. Ma è possibile usare contemporaneamente il servizio solo in quattro.Condividere l’account con un password managerInfine, c’è anche un’ultima opzione da tenere in considerazione: quella di condividere un account tramite un password manager. La maggior parte di questi software è dotata di una funzionalità integrata per la condivisione delle password che ci permette di specificare i contatti con cui vogliamo condividere una singola password. L’altra persona, però, deve usare lo stesso password manager altrimenti non sarà possibile condividere la parola d’accesso. Queste funzionalità, di solito, si trovano solo nelle versioni a pagamento dei password manager che costano, per fortuna, pochi euro l’anno.Se permettiamo a qualcuno di usare in questo modo uno dei nostri account per lo streaming di musica o video potremmo violare le regole di utilizzo del servizio. Cosa che non succede, di solito, se condividiamo un account dei servizi di storage in cloud, e-mail o di altro tipo. 15 aprile 2020
Fonte Fastweb.it