Al giorno d’oggi, l’utilizzo di un sito web è un passaggio obbligato per ottenere visibilità online per ogni azienda, libero professionista e attività. L’accesso sempre più diffuso alla rete Internet ha infatti rivoluzionato il concetto di mercato, andando quasi a cancellare l’idea stessa di commercio locale.
Realizzare a un sito web professionale significa poter vendere il proprio prodotto o servizio senza alcun tipo di limite di natura fisica e/o geografica. Non sorprende dunque che siano davvero tantissimi gli utenti che cercano quotidianamente informazioni su come creare un sito web, trovandosi di fronte a un vero e proprio mare di possibilità.
Esistono diverse piattaforme che realizzare il proprio sito web, ma soprattutto che permettono di creare un sito web gratis.
Tra questi c’è Wix, una piattaforma israeliana che ha abbattuto i costi e semplificato lo sviluppo di siti grazie a dei particolari strumenti drag and drop. È il caso, ovviamente, di WordPress, ovvero uno dei software di content management system (CMS) più apprezzati e utilizzati in assoluto.
C’è poi Blogger.com, la soluzione ideata da Google per risolvere il problema del costo di un sito web. Ultimi, ma non ultimi, About.me e Tumblr: il primo è un servizio di hosting personale per certi versi più classico, mentre il secondo è una piattaforma che si posiziona perfettamente a metà tra il microblogging e il social networking.
Appare chiaro che strade per creare un sito web professionale a costo zero sono molteplici: tutto sta nel capire quale sia quella maggiormente adatta alle proprie personalissime esigenze.
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0. Cos’è un sito web e le soluzioni gratis e a pagamento
Prima di entrare nel merito di come creare un sito web professionale, sarà sicuramente utile fare un piccolo passo indietro. Questo vuol dire innanzitutto dare una definizione chiara ed esaustiva riguardo cosa sia un sito web. Ebbene, un sito web, professionale o meno, è di base uno strumento di comunicazione con molteplici possibilità: uno spazio che il privato o l’azienda possono utilizzare quasi a loro piacimento, andando a raccontare, descrivere e spiegare quello che più gli interessa.
In base all’argomento trattato, all’organizzazione del materiale e alle effettive possibilità operative del singolo sito, è poi possibile effettuare diverse classificazioni. Ad esempio, è possibile distinguere un sito vetrina da un e-commerce, nel momento in cui il primo avrà l’obiettivo primario di raccontare valori, prodotti e servizi di un’azienda (o di un libero professionista), mentre il secondo sarà tecnicamente strutturato per vendere online.
Allo stesso modo è possibile distinguere un sito web istituzionale (siti di Comuni, siti di Ministeri ecc.) da un blog o un forum: due tipologie di sito all’insegna della libera espressione, caratterizzate però da regole e dinamiche molto diverse tra loro. E, ancora, è possibile distinguere un portale web più complesso, come quei siti atti a coinvolgere più professionisti dello stesso settore, da una semplice landing page pensata per l’atterraggio e l’iscrizione a una newsletter.
Fino a qualche tempo fa, realizzare un sito web significava rivolgersi a degli esperti del settore e quindi sostenere un costo più o meno elevato.
Oggi invece è possibile creare un sito web gratis, senza però dovere necessariamente rinunciare a qualcosa in termini di qualità, di appeal e di performance. Per farlo è necessario tenere conto di due aspetti.
Per prima cosa un sito web, professionale o meno, ha necessariamente bisogno di un hosting, ovvero un servizio che si occuperà di allocare il sito all’interno dei suoi server. Volendo fare una metafora immobiliare, si potrebbe paragonare l’hosting a un proprietario di appartamenti: un professionista che affitta spazi vuoti e che mette l’utente nella condizione di “abitarli” con il suo sito web e i suoi contenuti.
Il secondo aspetto da tenere in considerazione per capire come creare un sito web riguarda i linguaggi di programmazione e di markup. Persino le pagine di navigazioni più semplici sono in realtà “tenute in piedi” da una serie di stringhe di codice che forniscono indicazioni al computer e al browser. Questo vuol dire che serve una specifica riga di codice per fare apparire il titolo di una notizia in una determinata posizione, che ne serve un’altra per creare dei menù a tendina, e così via.
Un utente intenzionato a posizionare il suo sito su un hosting e programmarne il linguaggio, può scegliere tra soluzioni a pagamento e soluzioni gratuite che gli consentano di avere totale libertà nella creazione della pagina web, ma questo richiede competenze informatiche di alto livello.
Esistono piattaforme pensate appositamente per semplificare la creazione materiale di un sito professionale anche per chi non ha competenze informatiche avanzate, che offrono dei pratici template, cioè modelli predefiniti di strutture delle pagine web che devono soltanto venire riempite con i contenuti che si desiderano.
Per approfondimento: Quali sono i migliori servizi di hosting per un sito web
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1. Wix
Wix è una piattaforma digitale con una promessa molto chiara: permettere a tutti, ma proprio a tutti, di creare un sito web gratis. Il portale permette di sviluppare tante tipologie differenti di sito, senza richiedere all’utente competenze informatiche avanzate.
Wix propone una vasta gamma di template già pronti per venire incontro alle esigenze più comuni. Un template adatto a un sito editoriale potrebbe dunque presentare una struttura già divisa in sezioni (come, ad esempio, “politica”, “sport” o “gossip”), che, a loro volta, potrebbero svilupparsi in ulteriori sottocategorie (“esteri”, “calcio” ecc.).
Un template pensato per un e-commerce potrebbe prevedere delle pagine ideali a ospitare schede e foto prodotto: pagine già organizzate dal punto di vista della disposizione degli spazi e delle funzionalità (si pensi, in tal senso, a pulsanti quali “acquista”, “salva per dopo” ecc.), pronte per essere popolate con le merci effettivamente a disposizione dell’utente.
Una volta collegatosi a Wix, un utente interessato a creare il proprio sito web professionale deve innanzitutto scegliere il template più adatto.
Per farlo, può orientarsi tra le varie categorie proposte dalla piattaforma, che adotta un sistema di suggerimenti utili soprattutto a chi non abbia particolari competenze in ambito informatico.
Si può scegliere tramodelli di sito adatti al mondo della consulenza o a quello del marketing, così come si può scegliere tra modelli pensati per negozi online o per liberi professionisti (fotografi, imprenditori, ristoratori).
La presenza di diversi template preimpostati non deve però fare pensare che Wix finisca col realizzare siti tutti uguali tra loro. L’utente ha la possibilità di personalizzare anche le strutture apparentemente più rigide, intervenendo su design delle pagine web a proprio gusto.
Anche in questo caso, è possibile intervenire sui singoli elementi, così come è possibile affidarsi ai suggerimenti della piattaforma. Wix infatti propone di default anche delle impostazioni base di design: per gli amanti dello stile più moderno, ma anche per gli amanti dello stile minimal; per chi desidera un sito web professionale, ma anche per chi vuole creare pagine più giocose e divertenti.
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2. WordPress
Per dare un’idea dell’importanza nel panorama internazionale di WordPress basta dare spazio ai numeri. Ad oggi, il 43% degli utenti di tutto il mondo che non sapevano come creare un sito web ha finito col ricorrere a WordPress. Una percentuale davvero impressionante, che rende questo costruttore di siti web ilpiù utilizzato e famoso in termini assoluti.
Uno dei segreti del successo di WordPress è la sua grandissima versatilità: grazie a questa piattaforma è possibile realizzare un sito web professionale e dotato di integrazioni particolarmente sofisticate. Allo stesso modo, è possibile creare un sito web gratis, magari più lineare dal punto di vista delle prestazioni, ma ugualmente performante ed esteticamente ineccepibile.
Versatilità vuol dire anche che WordPress consente di creare le tipologie di sito più differenti: siti web per la vendita prodotti, blog su cui pubblicare in maniera più o meno continua, siti di comparazioni/recensioni e tanto, tanto altro ancora.
Un altro dei segreti del successo di WordPress è sicuramente la sua facilità d’uso.
La piattaforma propone un peculiare sistema di costruzione di siti web tramite blocchi. I blocchi sono delle sezioni che possono contenere del testo, delle foto, o magari dei pulsanti atti a fornire una determinata forma di interazione: “torna alla pagina precedente”, piuttosto che “vedi gli articoli correlati” o “controlla il carrello degli acquisti”.
L’utente può dunque assemblare le singole pagine del suo sito web semplicemente disponendo i blocchi, un po’ come se fossero i pezzi di un puzzle. WordPress è dunque caratterizzato da possibilità di personalizzazione pressoché infinite, soprattutto se si considera che questa piattaforma CMS (acronimo che sta per content management system, traducibile con “sistema di gestione dei contenuti”) è in grado di integrare migliaia di componenti aggiuntivi.
Proprio i componenti aggiuntivi, detti anche plugin, meritano un discorso a parte. Questi software infatti non si limitano a modificare l’aspetto di una pagina, ma permettono realizzare un sito web estremamente raffinato, complesso e completo. Esistono dei plugin di WordPress che permettono di associare il sito a un sistema raccolta dati e di invio automatico di newsletter personalizzate.
Altri consentono di gestire autonomamente interi cataloghi di prodotti, fornendo indicazioni puntuali sulla disponibilità, i costi, i costi di spedizione ecc. E, ancora, ci sono plugin capaci di dare tutti i suggerimenti del caso per l’ottimizzazione SEO del sito web, così da migliorare la visibilità sui principali motori di ricerca.
Un ultimo aspetto da considerare è che WordPress è assolutamente gratuito e che anche i plugin di cui sopra sono spesso e volentieri disponibili a costo zero nella loro modalità più basilare.
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3. Blogger.com la soluzione gratis di Google
Blogger.com è la soluzione pensata da Google che permette a tutti di creare un sito web gratis. In questo caso però si tratta di una piattaforma di blogging e non di un servizio pensato espressamente per realizzare un sito web professionale.
Detto questo, da un punto di vista puramente tecnico, le differenze realmente esistenti tra sito e blog non sono così nette. Un blog, ad esempio, nasce con l’idea di pubblicare contenuti aggiornati costantemente, mentre un sito può anche limitarsi a proporre contenuti statici nel tempo. E, ancora, offre quasi sempre la possibilità al lettore di interagire con i contenuti, attraverso i commenti o i feedback.
Al contrario di un blog, un sito può benissimo limitarsi a fornire le informazioni desiderate, eliminando ogni possibile occasione di contatto con i suoi utenti.
In generale un blog è una particolare tipologia di sito web sociale: la soluzione perfetta per coloro che puntano a specializzarsi in un settore o un mercato particolare. I blog infatti nascono con l’obiettivo di agganciare il pubblico interessato a un determinato argomento ed è per questo che, spesso, vengono premiati dal punto di vista dell’ottimizzazione sui motori di ricerca.
Essendo Google il motore di ricerca più noto e utilizzato in tutto il mondo, appare evidente come mai tantissimi utenti ricorrano a Blogger.com per creare un sito web professionale sotto forma di blog. Inoltre, il processo di creazione è davvero facilissimo: basta accedere Blogger.com e cliccare sul pulsante “crea il tuo blog” per iniziare a creare il proprio nuovo sito web gratis.
Per procedere non è assolutamente necessario avere competenze informatiche particolari: il processo di Blogger.com è altamente intuitivo e guida l’utente nella scelta delle diverse componenti che andranno a costituire il blog.
Ad esempio, uno dei primi passi da fare consiste nello scegliere uno stile, a partire dal layout, ovvero dalla disposizione dei singoli elementi che verranno visualizzati sullo schermo. Da questo punto di vista i diversi modelli disponibili su Blogger.com sono altamente flessibili e ciò vuol dire che i contenuti e le immagini possono venire modificati (sia nelle dimensioni che nel posizionamento) quasi a proprio piacimento.
A ciò si aggiunga che, qualora i layout preesistenti non soddisfino a pieno le proprie esigenze, è comunque possibile progettare qualcosa di inedito partendo da zero.
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4. About Me
La rassegna delle migliori piattaforme pensate per chi non sappia come creare un sito web prosegue con About Me, un servizio di hosting che permette di archiviare le diverse pagine di un sito rendendole disponibili su Internet. Gli hosting offrono all’utente le risorse necessarie per ospitare e in certi casi realizzare un sito web.
I servizi di hosting vanno dunque confusi né con i domini, né tanto meno con i server.
I domini infatti sono semplicemente i nomi attribuiti ai singoli siti web: nel caso di aboutme.com, “aboutme” è il dominio vero e proprio, il nome del sito, mentre “.com” è la tipologia di estensione scelta. I server sono invece i computer che consentono alle reti internet di funzionare: si occupano della gestione delle informazioni sul web, “servendole” (server significa proprio “servitore”) a tutti coloro che le richiedano (i cosiddetti clients, ovvero i clienti).
Le piattaforme di hosting tendenzialmente hanno a che fare sia con i domini che con i server, considerato che mettono l’utente nella condizione di avere il proprio sito web in rete, dandogli il nome e l’estensione che preferiscono.
Parlando di costo, va infine sottolineato che la maggior parte degli hosting vende il proprio servizio, chiedendo in cambio agli utenti una specie di canone di affitto dello spazio, che di solito viene versato una volta all’anno.
About Me però permette anche di realizzare siti web gratis: una soluzione ideale per tutti coloro che abbiano bisogno di realizzare pagine più semplici e per tutti coloro che vogliano farsi un’idea delle opzioni disponibili prima di impegnarsi con un acquisto.
L’opzione “Free” di About Me offre infatti la possibilità di creare la propria pagina about.me e di ottenere una mail legata ad essa. Passando ai servizi “Pro”, che sono a pagamento, è invece possibile collegare le proprie pagine a un dominio con nome totalmente personalizzato (rimuovendo quindi la dicitura about.me), aggiungere gallerie di immagini e video, creare pulsanti customizzati, e tanto, tanto altro ancora.
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5. Tumblr
Tumblr è una piattaforma di microblogging che sfrutta a pieno diverse caratteristiche tipiche dei social network: iscrivendosi a Tumblr l’utente non ha soltanto la possibilità di realizzare un sito web, ma si trova immediatamente all’interno di un vero e proprio mondo di persone e di argomenti. In tal senso, la mission della piattaforma è molto chiara: Tumblr permette sia di creare contenuti, sia di parlarne con altre persone interessate.
La piattaforma offre sia uno spazio in cui pubblicare quello che si ama, sia un palcoscenico su cui condividere tutto quanto con una platea potenzialmente sconfinata. Non a caso, col passare degli anni, Tumblr ha subìto una trasformazione profonda. Era nato come spazio su cui pubblicare dei semplici blog personali, caratterizzati da una forte componente visiva.
Oggi invece, a circa quindici anni dalla sua nascita, è diventata una piattaforma polivalente, che ospita tanto i privati quanto i liberi professionisti e le aziende.
C’è chi lo utilizza per dare spazio libero ai propri pensieri, e chi invece ne sfrutta le potenzialità social per provare ad agganciarsi a clienti potenziali provenienti da tutto il mondo.
Le grandissime possibilità social di Tumblr portano però con sé anche qualche piccola limitazione in termini di personalizzazione. La creazione di un sito web sulla piattaforma è semplicissima e non richiede conoscenze di linguaggi di markup, come l’HTML o il CSS.
Allo stesso tempo, le opzioni disponibili e i modelli grafici di disposizione del contenuto sono decisamente meno variegati, soprattutto in confronto a quelli offerti da altre realtà nate esclusivamente per permettere di creare un sito web professionale. Su Tumblr esistono infatti solodeterminate tipologie di post che possono essere pubblicati: si va dal semplice “testo” alle “foto”, dall’inserimento di “link” a quello di “foto” o “video”.
Come già anticipato in precedenza, Tumblr mette immediatamente i suoi nuovi utenti in contatto con altri blog della community: una volta creata la propria pagina, la piattaforma chiede di stilare una prima piccola lista dei propri interessi e di scegliere un tot di blog da seguire.
Questo aspetto è molto importante ed è potenzialmente molto utile in ottica commerciale: dichiarando i propri interessi e spiegando in maniera chiara di cosa si occuperà la propria pagina, si può infatti entrare in un flusso di informazioni molto più ampio.
Ad esempio, un profilo dedicato alle foto di design potrebbe venire subito proposto a tutti coloro che, tra le proprie preferenze personali, hanno indicato argomenti quali l’arredamento di interni o l’architettura. Allo stesso modo, un profilo pensato per vendere torte fatte in casa, sarà subito proposto a tutti gli utenti che, nel corso della propria attività, abbiano dimostrato interesse per i dolci e per la pasticceria.
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Fonte Fastweb.it