Come diventare designer di realtà virtuale e realtà aumentata

Il crescente utilizzo della realtà virtuale e aumentata per i settori dell’architettura e del design è ormai un dato di fatto. E il trend è in constante aumento. In un futuro, paradossalmente già passato, queste tecnologie emergenti diventeranno non solo parte integrante della presentazione di un progetto, ma linfa vitale dell’intero processo di progettazione ridisegnando le professioni che se ne occupano.

Ripercorrere l’evoluzione del Web, chiarisce le tappe e i motivi che hanno trainato la nascita di nuove professioni in grado di gestire innovativi modelli di business che incentivano gli utenti a valorizzare i propri dati sottraendoli dal controllo delle big tech, grazie a dinamiche economiche in grado di sfruttare le tecnologie decentralizzate come blockchain, crypto, e NFT.

Dal Web 1.0 al Web 3.0

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Nel tempo, si è passati dal Web 1.0 (“read-only web”), rete di pagine statiche con contenuti in linguaggio HTML che l’utente si limitava a “consumare” passivamente; al Web 2.0 (“read-write web”), sistema più evoluto e dinamico in cui l’enfasi è stata concentrata non solo sui contenuti creati dagli utenti, bensì sulla condivisione e partecipazione di interi gruppi, oggi conosciuti come community

In questo arco di tempo, le big tech sono passate dal focalizzarsi sulla crescita degli utenti, alla monetizzazione delle loro attività. Internet è diventato più centralizzato e dominato da pochi grandi monopoli ed è stata messa in discussione l’etica dell’utilizzo dei dati, della sicurezza e della privacy.

Si è poi arrivati alla nascita del Web 3.0, un network in cui, anche grazie all’intelligenza artificiale, le persone interagiranno meglio e saranno iperconnesse. Chiamato anche web semantico, il Web 3.0 si basa sull’idea di una rete all’insegna di metadati in grado di specificare il contesto semantico di ogni singola pagina. Il Web 3.0 è un “read-write-interact web” in cui l’utente potrà “leggere”, “scrivere” e “interagire” in maniera più ampia e libera. 

Il Web 3.0 non va confuso con il Web3. Se il primo mira alla creazione di contenuti semanticamente collegati tra loro; il secondo vuole reinventare Internet.

Il Web3 è un recente sviluppo del concetto di Internet che mira a risolvere i problemi monopolistici a cui abbiamo accennato, con i riflettori puntati sulla decentralizzazione totale dei sistemitramite l’implementazione di nuove tecnologie. La volontà alla base del Web3 è quella di cambiare radicalmente l’attuale funzionamento della rete, sia per quanto riguarda la fruizione dei contenuti, sia per i rapporti gerarchici alla base di Internet.

Come il Web3 influenza le aziende

web 3.0 aziende

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Sia le DAO (Decentralised Autonomous Organization) che le aziende classiche possono ormai utilizzare diversi modelli di business sfruttando le potenzialità del Web3, organizzando il lavoro non come in una tradizionale società centralizzata, ma come in una vera e propria community in cui sono i partecipanti stessi a stabilire le sorti dell’azienda.

L’avvento del Web 3, della blockchain e dell’IA, ha portato alla nascita di nuove figure professionali sempre più ricercate. Al contempo, i lavori tradizionali si vanno modificando, dando vita a profili più specifici e specializzati.

Infatti, se prima una società aveva bisogno di un consulente legale, di un ingegnere, di uno sviluppatore o di uno UX designer, con l’emergere del Metaverso, tra le figure professionali più ricercate ci sarà quella del Designer del Web3.

Il metaverso fa riferimento a un nuovo universo digitale, che simulerà gli aspetti fondamentali del mondo fisico e permetterà agli utenti di vivere esperienze immersive e condivise.

Il design gioca un ruolo incredibilmente importante nell’adozione di questo nuovo paradigma: visto che la maggior parte degli utenti verrà integrata nel mondo della blockchain tramite dApp, il modo in cui viaggiano attraverso questo spazio può essere fortemente ostacolato o supportato dalla progettazione.

Il lavoro del Designer di realtà virtuale e aumentata

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Il Web3 implica la creazione di contenuti altamente interattivi e di video tridimensionali immersivi. E così come l’esplosione del web ha portato alla diffusione del Web Designer, il metaverso apre nuove opportunità per i professionisti che realizzano ambienti di VR e AR. 

Si tratta di metodi e competenze che richiedono di progettare non solo un’esperienza di navigazione in 2D ma anche ambienti 3D che interagiscono con la dimensione fisica del mondo reale. I Designer del Web 3avranno un ruolo fondamentale nel dare una “forma” ai nuovi spazi digitali che abiteremo.

Il ruolo di un Web3 Designer è quello di creare mondi immaginari coinvolgenti e multidimensionali che devono essere credibili, esplorabili e interattivi. 

Al momento, la tecnologia è più comunemente associata al mondo dei videogiochi, ma ha un enorme potenziale anche per istruzione e formazione. L’incarico potrebbe essere quello di progettare uno strumento di simulazione che insegni ai chirurghi come eseguire una nuova operazione salvavita. Oppure creare un incendio iperrealistico utilizzato per addestrare i vigili del fuoco.

In concreto, si tratterà di disegnare concetti e idee per il mondo della realtà virtuale; tracciare i luoghi e le attività che l’utente incontra nell’esperienza immersiva; utilizzare la progettazione assistita da computer (CAD) per convertire i disegni in modelli 3D; collaborare con gli sviluppatori per tradurre in codice i progetti; progettare funzionalità VR interattive che coinvolgono ed educano gli utenti; partecipare a sessioni di testing e apportare modifiche al design che incorporano il feedback degli utenti.

Per saperne di più: 

A cura di Cultur-e Costruisci il tuo futuro con la connessione Fastweb

Fonte Fastweb.it

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