Come pulire la RAM e rendere il PC più veloce

Da sempre, sia sui PC che sui Mac, la RAM è una delle risorse più scarse ma più preziose. Per fortuna oggi i computer hanno quantità di RAM nettamente maggiori che in passato, ma ci sono ancora situazioni in cui l’utente ne vorrebbe un po’ di più. E il motivo è semplice: esistono, ancora oggi, programmi assetati di RAM che mettono in difficoltà anche i PC e i Mac più dotati.La richiesta di memoria da parte di una applicazione può essere più o meno giustificata: un programma di elaborazione video deve tenere in memoria file enormi, quindi non gli si può rimproverare nulla, ma il consumo di memoria di un browser come Google Chrome non sempre è giustificabile. Per venire incontro alle esigenze di chi ha sempre bisogno di RAM, da tempi immemori ormai, esistono decine di programmi per “pulire la RAM” che promettono di liberare spazio nella memoria, che potrà poi essere dedicato alle applicazioni che ne hanno bisogno.L’idea che sta alla base di tutti questi programmi è sempre la stessa: quando chiudiamo una applicazione resta sempre in memoria un po’ di “spazzatura che occupa spazio inutilmente. Tuttavia, anche se in teoria l’idea è giusta, in pratica non sempre questi programmi per pulire la RAM sono efficaci. Ma per capire perché dobbiamo prima capire come funzionano.Come funzionano i programmi per pulire la RAMLa maggior parte dei “RAM cleaner” funziona andando a “mettersi in mezzo” alla gestione della RAM da parte del sistema operativo. Sia Windows che macOS usano due tipi di RAM: quella “reale” (hardware) e quella “virtuale“, cioè il file di paging sull’hard disk dove vengono riversati i dati quando la RAM reale scarseggia. La RAM “vera” è velocissima, scrivere e leggere i dati depositati sull’hard disk è molto più lento.Nella RAM virtuale il sistema operativo di solito “parcheggia” anche alcuni processi non essenziali, sempre al fine di liberare RAM fisica (hardware), mentre altri servizi vengono tenuti nella RAM che viene usata come cache per renderli più veloci. Questa cache può diventare anche molto grande, sottraendo spazio ai programmi ed è proprio qui che entrano in gioco i RAM cleaner.Montaggio RAMQuesti programmi quasi sempre forzano il sistema operativo a spostare tutto il contenuto della RAM, cache compresa, sulla memoria virtuale (cioè sull’hard disk). Una volta svuotata la RAM procedono a cancellare la cache, per poi riportare tutti i dati sulla RAM reale. Il risultato, almeno in teoria, è che alla fine del processo c’è più RAM libera. Nella pratica, però, non è tutto oro quel che luccica.Perché i programmi per pulire la RAM non funzionanoSe l’idea è buona, il risultato non lo è altrettanto. E questo per un motivo fondamentale: per fare lo swap di tutti i dati dalla memoria fisica a quella virtuale ci vuole tempo, visto che l’hard disk (anche se è un SSD) è molto più lento della RAM. Ciò vuol dire che, se il programma per pulire la RAM è configurato per operare in autonomia e non su richiesta esplicita dell’utente, ad un certo punto ci troveremo con il sistema praticamente bloccato dall’operazione di trasferimento dei dati.Memoria RAM laboratorio informaticoAlla fine di questo processo, poi, la cache sarà completamente svuotata e anche i programmi e i servizi che la stavano usando in maniera efficiente dovranno ricaricare da zero i dati che gli servono per funzionare. L’unico vero vantaggio dei RAM cleaner è che, se nella cache c’erano degli errori o dei dati “orfani” lasciati per sbaglio da qualche app o servizio che è stato chiuso (o che è andato in crash) essi verranno effettivamente cancellati.RAM cleaner Vs RAM managerA questo punto molti lettori non saranno d’accordo con quanto scritto fino ad ora, sostenendo che ci sono RAM cleaner che funzionano veramente come CleanMem, Wise Memory Optimizer o Memory Cleaner. Non hanno torto, se non per il fatto che questi programmi non sono tanto dei RAM cleaner ma piuttosto dei “RAM manager”. Si tratta infatti di applicazioni che lavorano a braccetto con il sistema di gestione della memoria del sistema operativo, ottimizzandone il funzionamento.Su Windows, ad esempio, questi programmi forzano il sistema operativo a non spostare i processi dalla RAM al file di paging sul disco ma, al contrario, a spostarli nella cache all’interno della RAM. A ben pensarci, quindi, i RAM manager fanno l’opposto dei RAM cleaner: aiutano ad accelerare il PC poiché i processi più importanti per il funzionamento del sistema vengono letti direttamente dalla cache anziché dalla memoria virtuale, molto più lenta.

Fonte Fastweb.it

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