“Le zone con il limite dei 30km/h
sono state definite dal Comune di Bologna secondo le norme
vigenti e le indicazioni previste dallo stesso ministero di
Salvini, che non ha mai fatto mancare un fattivo supporto. Il
ministro è passato dalla proposta di un tavolo di confronto con
il Comune, alla minaccia di imporre agli enti locali, a colpi di
direttiva, la propria visione di buon senso, al momento
abbastanza fumosa. Ma per fortuna le amministrazioni parlano per
atti, per cui valuteremo nel merito tecnico e giuridico quelli
che il ministero vorrà emanare”. Lo dice Valentina Orioli,
assessora alla mobilità del Comune di Bologna.
“Se il ministro Salvini intende proporre un decreto per
limitare l’utilizzo degli autovelox per la zona 30 a Bologna –
prosegue – credo sia opportuno informarlo che nella nostra città
non ci sono autovelox sulle strade con limite ai 30km/h. Posto
che, come dovrebbe essere noto al ministro, gli autovelox
vengono sempre autorizzati dalle Prefetture. Nel frattempo mi
premurerò di far pervenire al ministro Salvini gli atti che
istituiscono la Città 30 a Bologna, perché da quello che ripete
in questi giorni intuisco non abbia molto chiaro il nostro
provvedimento. Intanto perché non si tratta di una misura
generalizzata, ma frutto di attente valutazioni, strada per
strada, che copre il 70% delle strade cittadine, nel rispetto
dei criteri definiti dal piano di sicurezza del ministero”.
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Fonte Ansa.it