(ANSA) – ROMA, 15 LUG – Un Palazzo delle Esposizioni stravolto “che entrando non riconoscerete”. I curatori Sarah
Cosulich e Stefano Conticelli Cagol presentano alla stampa la
Quadriennale 2020, una mostra che è quasi un miracolo, studiata
per tre anni e realizzata a tempo di record nei mesi difficili
del lockdown, e promettono di stupire con un progetto “molto
spettacolare e molto fisico”. Quarantatre artisti, meno rispetto
alle edizioni passate, ma con una preponderanza di giovani e
giovanissimi chiamati a raccontare l’arte italiana di oggi, a
mostrarne il lato internazionale “Fuori” dagli schemi, come
incita il titolo scelto per la XVII edizione della storica
istituzione, un titolo, sottolinea con i curatori il presidente
Umberto Croppi, che è poi anche un richiamo all’uscita di casa
dopo la segregazione della pandemia. Forte di un budget,
anch’esso un po’ miracoloso di 1 milione e 800 mila euro
raccolto grazie alla generosità quest’anno ancora più
particolare delle grandi imprese , da Eni a Terna , da Banca
Intesa a Treccani (che sarà editore e produttore del Catalogo)
la mostra sarà aperta a Roma dal 29 ottobre 2020 al 17 gennaio
2021. Un’apertura per niente scontata, spiega Croppi, che
ribadisce quanto sia stata forte la volontà di arrivare comunque
in fondo ad un progetto messo in campo dal 2016. “Il risultato
è che la Quadriennale d’arte ci sarà e sarà forse l’unica
manifestazione di arte contemporanea in campo internazionale
nella prossima stagione”. Per Margherita Guccione che guida la
direzione generale Creatività e arte contemporanea del Mibact “Un segnale forte e vitale di cui la cultura in questo momento
ha bisogno”. (ANSA).
Fonte Ansa.it