Con Tastebuds Spotify vuole rilanciare la musica social

Spotify sta testando il prototipo di un nuovo modo per vedere ciò che gli amici hanno ascoltato, chiamato “Tastebuds”. Nonostante la scoperta della musica sia intrinsecamente social, Spotify non ha funzionalità per interagire direttamente con gli amici all’interno della sua app mobile, specie dopo aver chiuso la propria casella di posta nel 2017 e aver mantenuto la funzione “Friend Activity” limitata alla versione desktop.Sembra che Spotify stia limitando intenzionalmente le funzionalità social per costringere gli utenti a fare affidamento sulle playlist. Questo ha dato a Spotify il potere di interpretare il re-maker, influenzando in modo massiccio quali artisti risulteranno famosi. Questo a sua volta ha fatto leva nelle sue trattative con le etichette discografiche, il che preoccupava i loro artisti di essere lasciati fuori dalle playlist, cosa che non avrebbe giovato in termini di tassi di royalty e accesso alle esclusive.Questa strategia sembra aver pagato, per Spotify, migliorando le sue offerte di licenza e diventando un partner promozionale fondamentale per le etichette. Le azioni di Spotify si aggirano intorno ai 152 dollari, in rialzo rispetto al prezzo di listino diretto di 132 dollari, sebbene in calo rispetto al boom del primo giorno che l’ha vista salire a 165 dollari. Più a suo agio nella sua posizione, ora Spotify sembra pronta a rinunciare a un maggiore controllo sulle scoperte e a consentire agli utenti di essere meglio ispirati da ciò che gli amici ascoltano.Tastebuds è progettato per consentire agli utenti di esplorare i profili dei gusti musicali degli amici. Tastebuds vive come un’opzione di navigazione insieme alle sezioni Libreria e Home / Sfoglia. Chiunque può accedere a una landing page ancora non funzionante, la cui funzione si spiega da sé, con il testo che indica “Cosa sono i Tastebuds? Ora puoi scoprire la musica attraverso i tuoi amici.”La funzione, ancora un prototipo, è stata scoperta nella versione web di Spotify da TechCrunch, che ha fornito ulteriori dettagli su come funziona. Gli utenti toccano l’icona a forma di penna per “cercare le persone seguite”. Da lì possono visualizzare le informazioni su ciò che gli utenti hanno riprodotto di più e ascoltare il brano o aggiungerlo alla propria libreria.Prima di Tastebuds, ci sono stati solo pochi modi per interagire via social su Spotify. Si può inviare agli amici un brano musicale tramite i pulsanti per SMS, Facebook Messenger e altro, oppure pubblicare brani su Instagram o Snapchat Story. Spotify aveva una casella di posta in-app per la condivisione dei brani, ma l’ha rimossa per veicolare gli utenti sulle app di messaggistica più popolari. Sull’app desktop, ma non su dispositivi mobili o Web, è possibile visualizzare la funzione Friend Activity, per mostrare ciò che gli amici di Facebook stanno ascoltando in quel preciso momento. Oppure è possibile cercare utenti specifici e seguirli, o visualizzare le playlist che hanno reso pubbliche, sebbene Spotify non promuova molto la ricerca degli utenti.Spotify ha alcune altre funzionalità social testate ma mai lanciate ufficialmente. Tra queste, una playlist chiamata Friends Weekly individuata l’anno scorso da The Verge, che consente un ascolto in stile social, creando una playlist in coda che permetteva ad un gruppo di amici di inserire e far partire canzoni contemporaneamente, anche mentre erano separati. Sono poi arrivate la Discovery Weekly e il Release Radar, e ora Tastebuds potrebbe essere l’ultimo tassello mancante per quanto riguarda il social.Fino a questo momento è stato possibile vedere solo un’istantanea delle canzoni preferite degli amici, nelle poche e spesso obsolete playlist che hanno creato manualmente e reso pubbliche. Oppure è stato possibile inviare loro canzoni con le app di messaggistica. Non c’era un modo eccezionale per avere una visione di ciò su cui un amico si è fissato di recente o delle sue preferenze musicali in generale.I social sono un’opportunità enorme ma poco sfruttata per Spotify. I consigli via social non solo possono far sì che gli utenti ascoltino Spotify più a lungo, ascoltando così più annunci o diventando meno propensi ad annullare la loro iscrizione, ma aiutano anche Spotify a monitorare i gusti degli utenti con un grafico sociale che non possono trovare altrove. Sebbene concorrenti come Apple Music o YouTube possano offrire cataloghi musicali simili, gli utenti non si allontaneranno da Spotify se diventano dipendenti dalla scoperta sociale attraverso una funzione come Tastebuds.20 dicembre 2019

Fonte Fastweb.it

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