(ANSA) – ROMA, 21 MAR – Non c’è nessuna novità nel video
allegato dalla difesa di Francesco Schettino – il comandante
della Costa Concordia responsabile del naufragio della nave da
crociera nel quale morirono 32 persone, davanti all’isola del
Giglio il 13 gennaio 2012 – a sostegno della richiesta di
revisione del processo che lo ha condannato in via definitiva a
16 anni di reclusione. Lo sottolinea la Cassazione che ricorda
come già la Corte di Appello di Genova nel negare la riapertura
del caso, a proposito del video, abbia stabilito –
nell’ordinanza del 14 febbraio 2022 – che “non sussisteva nessun
nuovo e diverso elemento di prova, essendovi solamente la
raccolta per estrapolazione di immagini tutte presenti nel
fascicolo processuale”.
Quanto al “preteso malfunzionamento delle porte stagne”
sostenuto da Schettino, gli ‘ermellini’ – nelle motivazioni del
verdetto n.11780 depositato oggi – ribattono che questo
elemento è stato già portato all’attenzione dei giudici di
merito che lo hanno considerato come “non nuovo” e solo “nuovamente oggetto di una mera richiesta di rivisitazione
valutativa”. Nello stesso modo sono liquidate, dalla Cassazione,
le considerazioni sul “preteso malfunzionamento del generatore
diesel”, e quelle sul “diverso articolarsi della sequenza
causale”. (ANSA).
Fonte Ansa.it