Confartigianato “è contraria
all’istituzione di una patente a crediti in edilizia, misura
annunciata oggi dal governo durante il confronto con le parti
sociali”. La confederazione di artigiani e piccole imprese “la
contesta, giudicandola un meccanismo farraginoso e pieno di
incertezze e lacune applicative, destinata a non produrre alcun
risultato positivo in termini di riduzione degli infortuni,
mentre rischia di trasformarsi nell’ennesimo balzello
burocratico sulle spalle degli imprenditori edili, in
particolare le piccole imprese, che duplica oneri economici e
adempimenti amministrativi rispetto a quelli già esistenti”.
“La sicurezza sul lavoro – sottolinea ancora Confartigianato
– sta a cuore a noi imprenditori per primi e non si tutela con
la burocrazia, ma con il rispetto di regole che devono essere
chiare ed applicabili, con gli organismi paritetici tra
organizzazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori, con
la prevenzione e la formazione, con l’applicazione corretta dei
contratti nazionali di lavoro del settore, attraverso
l’associazionismo d’impresa che diffonde la cultura della
legalità, incrociando le tante banche dati esistenti per porre
in essere un efficace piano nazionale della prevenzione, con un
sistema di ispezione sul lavoro rafforzato e senza inutili
duplicazioni di competenze”.
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Fonte Ansa.it