Confartigianato, ‘per l’ambiente meno risorse e più tasse’

“Tra il 2012 e il 2021 la spesa media in conto capitale dello Stato centrale e delle pubbliche amministrazioni locali per la tutela dell’ambiente è calata del 34,4% rispetto al decennio precedente. Ma per la tassazione ambientale gli italiani pagano 13,4 miliardi in più rispetto alla media Ue, pari a 260 euro pro capite”. Lo calcola Confartigianato in occasione della prima edizione nazionale della sua ‘Settimana per l’Energia e la sostenibilità’: iniziativa in tutta Italia, dal 23 al 27 settembre con 55 eventi in 50 città promossi dalle associazioni del sistema Confartigianato “per guidare gli artigiani e le piccole imprese nella transizione green”.

“Il maggior prelievo fiscale ambientale (79,8%) – emerge dl rapporto – riguarda i consumi di energia”, dalle accise sui carburanti alle imposte su elettricità e gas. A livello regionale “è la Lombardia a subire il maggior carico di tassazione ambientale rispetto alla media europea: 2,4 miliardi. 

“Il 66% dei piccoli imprenditori è impegnato per ridurre l’impatto ambientale” ma è uno sforzo – avverte il presidente di Confartigianato, Marco Granelli – che va accompagnato “da politiche e interventi per favorire la transizione energetica e ambientale. Eliminare la burocrazia che, ad esempio, ostacola la creazione delle Comunità Energetiche, sbloccare gli incentivi, come quelli per favorire l’autoproduzione di energia previsti nei progetti non attuati del Pnrr, individuare strumenti di finanza sostenibile e accesso agevolato al credito”. 

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Fonte Ansa.it

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