Da giugno a settembre sono 28 milioni
gli italiani propensi ad effettuare almeno una vacanza, per un
totale di 60 milioni di partenze, generando una spesa
complessiva di circa 41 miliardi di euro. Si conferma la
tradizione delle ferie d’agosto, scelto da 16,4 milioni, con una
spesa complessiva messa a budget di 14 miliardi di euro. Sono i
dati principali che emergono dall’Osservatorio del Turismo di
Confcommercio in collaborazione con Swg e dalle elaborazioni
dell’Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat.
Un quadro a luci e ombre: nei primi cinque mesi del 2023 le
presenze turistiche in Italia crescono del 15% rispetto allo
stesso periodo dell’anno scorso, ma rispetto a due mesi fa sia i
dati sulle presenze sia indagini di mercato indicano un
rallentamento della dinamica dei flussi turistici italiani.
Pesano negativamente – secondo Confcommercio: tre fattori. Una
stagione partita in ritardo, con maggio e giugno segnati da
condizioni meteorologiche sfavorevoli. Poi le endemiche
questioni logistiche che hanno colpito soprattutto i trasporti
aerei. Infine l’elevata inflazione che, pure in fase di
sensibile riduzione, amplificando il peso delle spese obbligate
riduce gli spazi di scelta per i consumi legati al tempo libero,
in primis svago, cultura e turismo.
Ad agosto è stabile il primato delle mete nazionali anche se
si conferma il ritorno, dopo la pandemia, dei viaggi all’estero:
7 italiani su 10 restano comunque, anche in questo mese, entro i
confini nazionali. Si sceglie il mare nella metà dei casi,
soprattutto per le vacanze di 7 giorni o più.
Sul versante della spesa, dove un terzo del campione
intervistato percepisce incrementi del costo dei trasporti
superiori al 30%, trainati da quelli dei voli, i viaggiatori
reagiscono proponendosi di spendere, in 4 casi su 10, cifre in
linea con quelle del 2022: 3 su 10 sono comunque disposti a
spendere più dello scorso anno.
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Fonte Ansa.it