Da sempre i Mac sono i computer preferiti dai professionisti della grafica e del video, soprattutto perché i monitor di Apple sono sempre di qualità medio-alta. I display Retina sono ritenuti tra i migliori del mercato e per tanti sono già un motivo sufficiente per scegliere un Mac al posto di un PC.I professionisti, poi, molto spesso usano configurazioni multimonitor per avere più spazio per le finestre e distribuire al meglio lo spazio di lavoro anche perché, quasi sempre, due ottimi monitor di medie dimensioni costano meno di un solo ottimo monitor di grandissime dimensioni. Ma anche gli utenti comuni possono avvantaggiarsi dall’uso di due o più monitor collegati al proprio Mac, come anche di un solo monitor esterno connesso ad un MacBook.Tuttavia, prima di procedere all’acquisto di un monitor aggiuntivo per il Mac è bene apprendere alcune informazioni base sulle configurazioni multimonitor per non fare la scelta sbagliata e per spendere bene i propri soldi. La prima cosa da fare, ad esempio, è capire se il proprio Mac supporta il monitor che vogliamo collegare.Quali monitor supporta il mio Mac?I monitor di generose dimensioni, dai 27 pollici in su, molto spesso hanno risoluzioni molto alte (anche 4K o 5K per i display più grandi). Gestire una risoluzione del genere in maniera fluida non è un compito facile per molte schede video e, se il nostro Mac non è recentissimo, potrebbe non riuscire a farlo.Per sapere quale monitor supporta uno specifico modello di Mac (o MacBook), possiamo andare direttamente sul sito di Apple e cercare il modello in questione. Tra i risultati della ricerca troveremo anche la pagina con le specifiche tecniche di quel prodotto all’interno delle quali, nella sezione “Supporto video“, troveremo quello che ci interessa. Per il MacBook Pro da 16 pollici, ad esempio, possiamo leggere che:Supporta simultaneamente la risoluzione nativa, in milioni di colori, sullo schermo integrato e:fino a due monitor esterni con risoluzione 6016×3384 a 60Hz e oltre un miliardo di colorifino a quattro monitor esterni con risoluzione 4096×2304 a 60Hz e oltre un miliardo di coloriSempre nella stessa scheda tecnica leggiamo che il modello in questione è dotato diUscita video digitale Thunderbolt 3Uscita DisplayPort nativa via USB-CSupporta le uscite VGA, HDMI, DVI e Thunderbolt 2 tramite adattatori (in vendita separatamente)Annotiamo queste preziose informazioni: ci serviranno per compararle con le caratteristiche tecniche del monitor che vogliamo comprare e per capire se il monitor funzionerà senza problemi col nostro Mac.Quale adattatore serve per collegare il monitor al Mac?Dalla scheda tecnica di cui sopra abbiamo appreso con precisione di quali porte video è dotato il nostro Mac. Se il monitor ha almeno una di queste porte non servirà alcun adattatore: basterà collegarlo con il relativo cavo e funzionerà. Altrimenti servirà un adattatore, cosa probabile specialmente se il Mac è un portatile.Come leggiamo sempre dalla stessa scheda tecnica, in questo caso il MacBook Pro 16 pollici è dotato di “Uscita DisplayPort nativa via USB-C“. Il che vuol dire che, se il monitor non avrà un ingresso DisplayPort con connettore USB-C, dovremo acquistare un dongle, un convertitore o un cavo con le due differenti porte agli estremi. Se vogliamo usare una connessione HDMI, infine, ricordiamo sempre che lo standard HDMI 1.4 può inviare il segnale 4K con una frequenza massima di aggiornamento di 30 fotogrammi al secondo (30 Hz, equivalenti a 30 fps), mentre l’HDMI 2.0 può trasferire il segnale 4K fino a 60 Hz.Come configurare più monitor sul MacPassando al lato software, cioè al modo in cui macOS gestisce un desktop diviso su più monitor, dovremo settare a dovere la risoluzione, i profili colore e la rotazione dei due display, per poi “aggiustare” la posizione del Dock.Per quanto riguarda risoluzione, colore e rotazione è solitamente consigliabile lasciare le impostazioni di fabbrica del monitor, che sono quelle che ci permettono di avere le migliori prestazioni nella maggior parte delle applicazioni. Se abbiamo bisogno di modificarle, possiamo farlo da Preferenze di Sistema > Monitor.Per quanto riguarda la posizione del Dock, tutto dipende da come stiamo usando i due (o più) monitor: macOS ci permette infatti di scegliere (in Preferenze di Sistema > Monitor > Disposizione) tra le opzioni “Scrivania estesa” o “Duplicazione dello schermo“. Nel secondo caso la stessa immagine (Dock compresa) sarà proiettata uguale su tutti i monitor. Nel primo caso, invece, lo spazio disponibile verrà esteso sui vari monitor e dovremo decidere dove posizionare il Dock.Potremo farlo semplicemente trascinando il Dock da un monitor all’altro e scegliendone la posizione: in alto, in basso o su uno dei lati. Ma, attenzione: se impostiamo il Dock sul lato dello schermo in cui il monitor esterno si collega a MacBook o iMac, il Dock verrà visualizzato sempre sul display esterno. Non è infatti possibile “forzare” il Dock in modo che si attacchi al display dell’iMac o MacBook.Usare un monitor esterno con il MacBookI MacBook e MacBook Pro possono essere usati anche con un monitor esterno, spegnendo contemporaneamente il display integrato nel laptop. È possibile farlo semplicemente impostando “Duplicazione dello schermo” e poi chiudendo il MacBook. Per usare il computer, però, in questo modo dovremo prima collegare una tastiera e un mouse esterno. Da notare che, su alcuni MacBook, la tastiera viene usata come dissipatore passivo e, se chiudiamo lo schermo del portatile, potremmo incorrere in un aumento della sua temperatura.Usare la funzione Sidecar con l’iPadInfine, anche lo schermo di un iPad può essere usato come monitor secondario di un Mac o di un MacBook grazie alla funzione Sidecar (introdotta con iOS 13). Sidecar funziona solo se abbiamo fatto l’accesso all’iPad e al Mac con lo stesso ID Apple e va configurato prima dell’uso da Preferenze di sistema > Sidecar. Una volta settato tutto potremo visualizzare la barra laterale e Touch Bar sull’iPad e persino usare l’Apple Pencil all’interno delle app per macOS compatibili. 29 febbraio 2020
Fonte Fastweb.it