(ANSA) – ROMA, 07 LUG – Sono oltre 1 milione i posti di
lavoro coinvolti nel percorso di transizione energetica
intrapreso dall’Italia. Una sfida che per raggiungere gli
obiettivi europei dovrà puntare alla salvaguardia
dell’occupazione e ad assicurare la forte competitività delle
imprese. E’ il messaggio chiave della prima conferenza di
Confindustria Energia, federazione delle associazioni del
comparto Energia di Confindustria, organizzata in occasione del
passaggio di consegne da Giuseppe Ricci al neo presidente Guido
Brusco.
“Siamo davanti a un cambiamento epocale di paradigma e il
Paese non può lanciarsi senza paracadute” ha rilevato Carlo
Bonomi, presidente di Confindustria, aggiungendo che “saranno
necessari 1.100 miliardi di euro di investimenti per raggiungere
gli obiettivi di decarbonizzazione in Italia da qui al 2030” un
flusso “di 140 miliardi di euro l’anno che impone un impegno
serio e di lunga gittata di tutti gli operatori in campo”.
Per il presidente uscente di Confindustria Giuseppe Ricci “non
ci può essere un cambio così
radicale del modello energetico se non si trova il modo di
assicurare la tenuta sociale del sistema” mentre il neo
presidente ha sottolineato che “l’energia ricopre un ruolo
strategico per lo sviluppo sociale ed economico del Paese, per
il quale è necessario garantire sicurezza e
flessibilità, salvaguardando la competitività delle nostre
imprese”.
Nel rilevare che si vede “l’uscita dal tunnel della crisi
energetica”, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza
energetica Gilberto Pichetto ha spiegato che “siamo partiti con
il piede giusto” sul Piano Nazionale Energia e Clima. Un Pniec “avanzato e ambizioso”, su cui “ho sentito commenti a dir poco
faziosi” mentre ha “un approccio pragmatico”, “realistico” e “per chi riteneva di detenere il verbo ambientalista è difficile
prendere atto che un governo di centrodestra abbia fatto meglio
e di più”. (ANSA).
Fonte Ansa.it