“Il pil è rimasto fermo nel terzo
trimestre, e gli indicatori dicono che all’inizio del quarto
l’attività nei servizi è in lieve calo, come nell’industria.
Anche se l’inflazione in Italia è finalmente tornata sotto il
2,0%, i tassi sono ai massimi e bloccano il canale del credito,
frenando consumi e investimenti, mentre l’export aiuta poco. Con
le guerre in corso sale l’incertezza, ma non il costo
dell’energia (finora), che è però ben più alto del pre-crisi
energetica”. Lo scrive Confindustria nella congiuntura flash.
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