(ANSA) – ROMA, 28 MAG – Tra “segnali discordanti” per
l’economia “rincari e scarsità colpiscono l’industria, i minori
contagi aiutano i servizi. Intanto salgono i tassi”. Con “più
occupati”. L’analisi ‘congiuntura flash’ del centro studi di
Confindustria evidenzia che “nel secondo trimestre 2022 lo
scenario per l’Italia resta complicato (dopo il -0,2% del Pil
nel primo) per il proseguire del conflitto in Ucraina. I dati in
aprile e maggio confermano il sommarsi di rincari delle
commodity, scarsità di materiali, alta incertezza. Il lento
affievolirsi dei contagi, invece, potrebbe sostenere i consumi.
Nel complesso, però, l’andamento appare ancora negativo”.
Con un approfondimento sul tema, il CsC avverte anche che un
blocco all’import di gas russo “sarebbe uno shock su volumi e
prezzi”, con un “impatto pesante”.Gli economisti di via
dell’Astronomia stimano che “l’eventuale blocco delle
importazioni di gas naturale dalla Russia, principale fornitore
dell’Italia negli ultimi anni, potrebbe avere un effetto molto
forte sull’economia italiana, già indebolita. Tale shock
causerebbe una forte carenza di volumi di gas per industria e
servizi e un aumento addizionale dei costi energetici. L’impatto
totale sul Pil in Italia, nell’orizzonte 2022-2023, è stimabile
in quasi un -2,0% in media all’anno”. (ANSA).
Fonte Ansa.it