(ANSA) – ROMA, 07 MAG – Il protrarsi del conflitto e delle
tensioni sui prezzi delle commodity gela la produzione
industriale che segna -2,0% a marzo e -2,5% ad aprile. Sono le
stime del Centro Studi Confindustria che registra il calo dopo
il rimbalzo di febbraio (+4,0%) che ha seguito la caduta di
gennaio (-3,4%) e dicembre (-1%). “Le indagini sul sentiment
imprenditoriale e le ridimensionate dinamiche di ordini e attese
delle imprese – si legge-non lasciano intravedere miglioramenti
significativi nel breve termine”.
Ad aprile, sottolinea il Csc il prezzo medio del gas naturale
era il 698% più alto rispetto a prima dello scoppio della
pandemia; quello del petrolio del mare del Nord il 56% in più .I prezzi delle commodities ancora elevati frenano l’attività
produttiva “lungo tutte le filiere”.
Nel primo trimestre 2022, quindi, il Centro Studi di
Confindustria stima una diminuzione della produzione industriale
di -1,6% rispetto al quarto trimestre del 2021. L’ulteriore calo
della produzione rilevato dal CSC in aprile (-2,5%) porta la
variazione acquisita per il secondo trimestre a -2,5%,
pregiudicando la dinamica del PIL italiano nel secondo
trimestre, dopo la flessione nel primo. Gli ordini in volume
diminuiscono a marzo di -0,6% su febbraio, ad aprile di -0,4%.
(ANSA).
Fonte Ansa.it