La nuova bozza di accordo alla Cop28
di Dubai invita i paesi a “transitare fuori dai combustibili
fossili” e accelerare tale azione “in questo decennio cruciale
al fine di raggiungere la neutralità del carbonio nel 2050”,
secondo l’ultimo compromesso che gli Emirati Arabi Uniti
cercheranno di far adottare oggi per consenso. Il testo, che
mira a diventare la prima decisione di una conferenza Onu sul
clima per affrontare il destino di tutti i combustibili fossili
(petrolio, gas e carbone) non reintroduce il termine “uscita”
richiesto dai paesi più ambiziosi ma rifiutato dai paesi
produttori, Arabia Saudita in testa.
E’ la prima volta che in un testo della Conferenza delle parti è
incluso il termine ‘combustibili fossili’. La bozza di 21 pagine
al punto 28 “riconosce la necessità di riduzioni profonde,
rapide e durature delle emissioni di gas serra in linea con il
percorso dell’1,5 gradi e invita le parti a contribuire agli
sforzi globali, secondo modalità determinate a livello
nazionale, tenendo conto dell’accordo di Parigi”. Tra le azioni
indicate è confermata la richiesta di “triplicare la capacità di
energia rinnovabile a livello globale e raddoppiare la media
globale del tasso annuo di efficienza energetica entro il 2030”;
accelerare gli sforzi verso la riduzione graduale dell’energia
prodotta dal carbone ‘unabated’, ovvero senza tecnologia di
cattura e stoccaggio. Il testo allo stesso articolo invita ad “accelerare gli sforzi a livello globale verso sistemi
energetici a zero emissioni nette, utilizzare combustibili a
zero e a basso contenuto di carbonio ben prima o intorno alla
metà del secolo”. E ancora, si conferma come nella bozza
precedente di “accelerare le tecnologie a zero e a basse
emissioni, tra cui, tra l’altro, energie rinnovabili, nucleare,
tecnologie di abbattimento e rimozione” delle emissioni “come la
cattura, lo stoccaggio e l’utilizzo del carbonio in particolare
nei settori ‘hard to habate’, e la produzione di idrogeno a
basse emissioni di carbonio”.
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Fonte Ansa.it