(ANSA) – ROMA, 21 APR – Una lettera-appello firmata da 37
costituzionalisti e rivolta ai presidenti delle Camere per
chiedere di sbloccare l’empasse sulla presidenza del Copasir,
non ancora assegnata all’opposizione dopo la nascita del governo
Draghi, nonostante lo preveda la legge.
Nel documento, le riflessioni di studiosi di diritto
costituzionale, di diritto pubblico e di scienza politica tra
cui Gianfranco Pasquino e Piero Ignazi, che saranno illustrate
in una conferenza stampa prevista alle 12 al Senato. “Nelle
democrazie pluraliste contemporanee la separazione dei poteri,
uno dei cardini dello Stato di diritto, si declina,
necessariamente, anche come garanzia delle opposizioni e del
loro ruolo costituzionale”, è l’incipit della lettera. A
proposito del Comitato parlamentare di sicurezza, viene citato
l’articolo 30 della legge 3 agosto 2007, n. 124, sulla
composizione e sull’elezione del presidente del Copasir. E si
aggiunge: “In seguito alla formazione del governo Draghi e alla
aggregazione dell’amplissima maggioranza parlamentare che
sostiene lo stesso esecutivo in entrambi i rami del Parlamento,
l’assetto garantista previsto in modo nitido dal legislatore
risulta alterato. La legge, i regolamenti e la prassi
parlamentare richiedono che alla presidenza del Copasir sieda un
rappresentante dell’opposizione, mentre dopo due mesi
dall’insediamento del nuovo esecutivo l’organo di controllo e
garanzia dei Servizi di informazione e sicurezza continua a
essere presieduto da un esponente della maggioranza
parlamentare”.
Da qui la richiesta finale con l’auspicio ai presidenti di
Camera e Senato che, prendendo atto che l’appello per una
soluzione politica non ha avuto, purtroppo, il seguito
auspicato, intraprendano, in forza della autorità che gli deriva
dal loro ruolo di primi Garanti dell’osservanza delle norme
parlamentari all’interno delle Camere, tutte quelle iniziative
necessarie, che, anche sulla scorta di analoghi precedenti,
possano ripristinare le condizioni di legalità costituzionale
nel superiore interesse del buon andamento dell’attività
parlamentare”. (ANSA).
Fonte Ansa.it